Doveva collegare le due province dalla zona del Savuto alla strada statale dei due Mari, attraversando l’entroterra (i territori delle ex comunità montane del Savuto e di quella dei monti Reventino-Tiriolo-Mancuso), nella zona centrale della Calabria. Un’arteria attesa da più di 30 anni, importantissima per l’intera regione, ma allo stato attuale rimasta incompiuta. La lunga storia della strada del Medio Savuto, detta anche Catanzaro-Cosenza o “Strada che non c’è”, continua a offrire risvolti preoccupanti.
Doveva collegare le due province dalla zona del Savuto alla strada statale dei due Mari, attraversando l’entroterra (i territori delle ex comunità montane del Savuto e di quella dei monti Reventino-Tiriolo-Mancuso), nella zona centrale della Calabria. Un’arteria attesa da più di 30 anni, importantissima per l’intera regione, ma allo stato attuale rimasta incompiuta. La lunga storia della strada del Medio Savuto, detta anche Catanzaro-Cosenza o “Strada che non c’è”, continua a offrire risvolti preoccupanti.
“Dov’è la Provincia di Catanzaro?”
I lavori sono in corso nel tratto che va da Coraci (tra Pedivigliano e Colosimi) a Decollatura, ente appaltante la Provincia di Catanzaro, ma a parere di un utente Facebook “da un paio di mesi o più che non si vede quasi nessuno sul cantiere del piccolo tratto di strada in costruzione”. “I soldi – scrive Domenico Umberto Mazza – c’erano ed erano sufficienti per completare tutto il tratto da Coraci fino a Decollatura! Proprio a Decollatura qualche anno fa l’ex governatore Oliverio aveva messo a disposizione gli ultimi 3,5 milioni che poi sono arrivati nelle casse della Provincia di Catanzaro! E pensare che solo l’anno scorso di questi periodi postavo delle foto che vedevano molti operai all’opera ed eravamo fiduciosi”. “Ci chiediamo dov’è la Provincia di Catanzaro! Ha abbandonato il cantiere? Noi purtroppo – conclude – non abbiamo avuto nessuna risposta convincente, solo rinvii! Ma non molliamo e se a breve non ci saranno risvolti molto positivi, e soprattutto fatti, promettiamo grandi battaglie!”.
© Riproduzione riservata