L’ex sindaco di Cosenza Occhiuto assolto, non diffamò il presidente della commissione Antimafia

"Un suo stretto congiunto esercita addirittura le sue attività imprenditoriali spesso in società con soggetti in odor di mafia"
danno erariale cosenza

“Io sono stato assolto dalle accuse a me rivolte nella sua querela. Adesso attendiamo novità riguardo alla mia querela nei suoi confronti”. Così Mario Occhiuto, ex sindaco di Cosenza, ha commentato la sentenza di assoluzione nel processo che lo vedeva accusato di diffamzione nei confronti del presidente della Commissione antimafia Nicola Morra. Su richiesta del pm e della difesa rappresentata dall’avvocato Nicola Carratelli il giudice Branda del Tribunale di Cosenza ha assolto l’ex primo cittadino della città dei bruzi querelato da Morra dopo un post pubblicato su facebook.

Il post della discordia

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“C’è un politico locale – recitava il messaggio scritto da Occhiuto sulla propria pagina – che mi dicono sia un esperto spargitore di fango, e d’altra parte non credo abbia altre competenze utili da poter mettere a disposizione dei calabresi. Questo signore (Nicola Morra) ha avuto la spregiudicatezza di affermare che il sindaco di Cosenza “ha fatto lavorare la ‘ndrangheta nei maggiori appalti che in passato si sono realizzati a Cosenza”. E così sono stato costretto a presentare formale querela per chiedere che Morra venga perseguito per il reato di diffamazione aggravata e per quant’altro penalmente rilevante, riservandomi la richiesta di risarcimento del danno in sede civile. Il paradosso è che, da quello che mi dicono (ma io non voglio crederci), un suo stretto congiunto esercita addirittura le sue attività imprenditoriali spesso in società con soggetti in odor di mafia”. Si attende ora la pronuncia sulla querela che a sua volta presentò l’ex sindaco nei confronti del presidente della Commissione parlamentare antimafia.

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