Avrebbero minacciato di divulgare sul web immagini relative ad atti sessuali che la vittima, un anziano, titolare di uno studio ottico di Soverato, aveva compiuto con una componente della “banda”, costringendolo a piegarsi alle loro richieste estorsive, pagando ingenti somme di denaro (dai mille ai sette mila euro per ogni richiesta per un totale di 30mila euro).Sotto inchiesta Danail Dimitrov Mitkov, 40 anni bulgaro e residente a Davoli, Eva Caldarar, rumena, residente a Montepaone, Patrizia Serafino, 62, di San Sostene, indagati a vario titolo per estorsione e usura.
Le minacce e le richieste estorsive
Le minacce e le richieste estorsive
In particolare Calderar, avrebbe adescato l’anziano e dopo aver avuto con lui due incontri di natura sessuale, lo avrebbe minacciato di divulgare le immagini e i video che riprendevano i loro incontri, qualora non avesse consegnato i soldi richiesti. Patrizia Serafino avrebbe assunto il ruolo di promotrice e organizzatrice delle estorsioni con una funzione ben precisa, quella di convincere l’anziano ad effettuare il versamento delle somme. Dimitrov, invece riscuoteva il denaro e a sua volta contattava la vittima per chiedere ed effettuare ulteriori versamenti di denaro e in talune occasioni si presentava dalla persona offesa affermando di avere egli stesso versato del denaro alla Caldarar e pretendendone la restituzione. Un meccanismo, che gli avrebbe procurato un ingiusto profitto con pari danno per la persona offesa. Con le aggravanti di aver commesso il fatto nei confronti di un ultrasessantacinquenne e dall’aver provocato alla persona offesa un danno patrimoniale di rilevante gravità. Dimitrov, risponde anche di usura: si sarebbe fatto dare dalla vittima a fronte della concessione di prestiti di denaro pari a mille, duemila euro, interessi usurari ovvero l’importo elargito aumentato della metà.
L’udienza di convalida
Oggi i tre indagati, assistiti dai legali Giuseppe Vetrano, Antonio Ludovico, Saverio Viscomi e Roberto Fontanella si sono presentati davanti al gip del Tribunale di Catanzaro Pietro Carè per l’udienza di convalida. Il giudice per le indagini preliminari, dopo aver convalidato l’arresto, ha spedito Mitkov, Caldarar e Serafino ai domiciliari. (g. p.)