“Il 13 febbraio è il giorno della memoria, sì, di quella occultata, di quella che urliamo da anni senza avere nessuno spazio e nessuna rivisitazione storica da parte di quelle istituzioni che affermano che l’Italia è una ed unita, però girandosi sempre dall’altra parte.
Senza nessuno che ci dica scusate del silenzio. Ma più cupo è il silenzio e maggiore sarà l’urlo che lanceremo. Senza scendere in sguaiate pantomime o sceneggiate. Non ci coloreremo di quelle tinte forti di pregiudizio che ci associate da 160 anni.
Senza nessuno che ci dica scusate del silenzio. Ma più cupo è il silenzio e maggiore sarà l’urlo che lanceremo. Senza scendere in sguaiate pantomime o sceneggiate. Non ci coloreremo di quelle tinte forti di pregiudizio che ci associate da 160 anni.
Un manifesto che riporta le foto di due nostri avi sgozzati, feriti e deturpati nei loro corpi solo per avere difeso la nostra Terra, la nostra Identità.
Nessun valore e onore, macché! Foto ricordo di qualche militare fiero di avere ucciso chi si opponeva ad un’invasione mascherata di libertà e di unità. Fotografati come trofei, come fossero animali catturati durante un safari. Un manifesto per ricordare i nostri Avi, non vi abbiamo dimenticati, non siete sepolti nell’oblio. I vincitori non hanno oscurato la vostra forza, il vostro orgoglio. E noi con un piccolo e semplice gesto lo abbiamo esposto in molte città del nostro Sud per commemorarli. La loro resistenza non è stata vana. Il 13 febbraio è e sarà la giornata della nostra memoria. Possiate essere sereni nei Campi Elisi.”
Comunicato Movimento Equità Territoriale – Coordinatore di Catanzaro, Stefania Frustaci
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