‘Ndrangheta: al voto tre Comuni del Catanzarese commissariati

Operazione di voto

Il prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino, ha indetto le elezioni nei Comuni di Lamezia Terme, Cropani e Petronà, dove si voterà il prossimo 10 novembre. Per la sola città di Lamezia (70.336 abitanti e 24 consiglieri da eleggere oltre al sindaco) l’eventuale turno di ballottaggio è in programma per il 24 novembre. Il prefetto ha incaricato le tre commissioni straordinarie che guidano gli enti sciolti per infiltrazioni mafiose di portare avanti tutti gli adempimenti necessari per il voto.

A Lamezia resta, però, l’incognita del Consiglio di Stato, dal momento che è ancora pendente il ricorso presentato contro lo scioglimento per mafia. Dopo l’operazione “Crisalide”, la commissione d’accesso ha evidenziato “cointeressenze, frequentazioni, rapporti a vario titolo tra numerosi esponenti sia dell’organo esecutivo che di quello consiliare con soggetti appartenenti alla criminalità organizzata”. Per quanto riguarda Cropani (4.306 abitanti e 12 consiglieri da eleggere oltre il sindaco), lo scioglimento è scaturito dall’operazione “Borderland” contro la cosca Trapasso. Tra le persone arrestate anche l’ex vicesindaco Raffaele Greco. Infine, Petronà (2.685 abitanti e 10 consiglieri da eleggere oltre il sindaco) dove lo scioglimento è arrivato dopo le verifiche della commissione di accesso agli atti amministrativi che aveva anche portato alle dimissioni del sindaco Romina Muraca, eletta un anno e mezzo prima. Tutti e tre i Comuni tornano al voto dopo lo scioglimento per diciotto mesi, prorogato poi per altri sei.

A Lamezia resta, però, l’incognita del Consiglio di Stato, dal momento che è ancora pendente il ricorso presentato contro lo scioglimento per mafia. Dopo l’operazione “Crisalide”, la commissione d’accesso ha evidenziato “cointeressenze, frequentazioni, rapporti a vario titolo tra numerosi esponenti sia dell’organo esecutivo che di quello consiliare con soggetti appartenenti alla criminalità organizzata”. Per quanto riguarda Cropani (4.306 abitanti e 12 consiglieri da eleggere oltre il sindaco), lo scioglimento è scaturito dall’operazione “Borderland” contro la cosca Trapasso. Tra le persone arrestate anche l’ex vicesindaco Raffaele Greco. Infine, Petronà (2.685 abitanti e 10 consiglieri da eleggere oltre il sindaco) dove lo scioglimento è arrivato dopo le verifiche della commissione di accesso agli atti amministrativi che aveva anche portato alle dimissioni del sindaco Romina Muraca, eletta un anno e mezzo prima. Tutti e tre i Comuni tornano al voto dopo lo scioglimento per diciotto mesi, prorogato poi per altri sei.

Redazione Calabria 7

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