“Questa – denuncia Pietro Molinaro della Lega Calabria – è un’etichetta trovata in un supermercato calabrese. Non mente ma pone diversi interrogativi. Sono limoni e vengono dal Sudafrica compiendo oltre 12mila chilometri. La buccia non è edibile e non può essere utilizzata perché, come si legge è trattata con l’Imazalil, una sostanza cancerogena che serve unicamente a conservare l’aspetto estetico e la conservazione del limone. Il prezzo, nonostante le varie intermediazioni non è eccessivo, questo significa che è ottenuto con lo sfruttamento del lavoro”.
Limoni calabresi
Limoni calabresi
“Mangiare ortofrutta 100% italiana/calabrese significa avere sicurezza alimentare e attenzione alla propria salute. In Calabria – sottolinea Molinaro – ricordo che è vietato anche l’uso del glifosato una sostanza, come riconosciuto dalle autorità sanitarie, altamente cancerogena. I nostri prodotti hanno percorsi di qualità, che riguardano il rispetto dell’ambiente, della salute e del lavoro. Sta a noi scegliere. Da cittadini-consumatori siamo arbitri assoluti e possiamo condizionare enormemente gli effetti di una globalizzazione senza regole. La Lega vuole rappresentare sempre di più la tutela degli Italiani muovendosi nell’interesse dei territori e della gente”.