di Carmen Mirarchi
I duecento precari dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro hanno deciso di trascorrere la notte davanti la Cittadella regionale dopo il nulla di fatto di ieri. La loro uscita dal mondo del lavoro è ormai decisa dopo la riunione di ieri con il Commissario alla sanità Cotticelli ed Oliverio. La decisione resta quella del licenziamento scaduti i 48 mesi.
I duecento precari dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro hanno deciso di trascorrere la notte davanti la Cittadella regionale dopo il nulla di fatto di ieri. La loro uscita dal mondo del lavoro è ormai decisa dopo la riunione di ieri con il Commissario alla sanità Cotticelli ed Oliverio. La decisione resta quella del licenziamento scaduti i 48 mesi.
“E’ un’ingiustizia – dicono – , noi non ci arrendiamo e resteremo qui ad oltranza se necessario”. Ci hanno raccontato di turni pesanti e di situazioni a limite che li hanno spesso portati a stare anche male fisicamente. Ma per lo loro il lavoro e la salute dei calabresi sono stati sempre al primo posto. Adesso già in 18 sono stati licenziati e se nulla dovesse cambiare questo sarà il destino per tutti.
Lunedì la riunione in Ministero, ci dicono dopo aver parlato con Belcastro, a seguito dell’incontro di ieri sera. Intanto la decisione sino a quel giorno e di far sentire la loro presenza per dare un segnale forte alla politica. Non si arrendono, vogliono il loro posto di lavoro, vogliono tutelare la loro professione. “Questo lavoro è la nostra vita, senza questo per noi e le nostre famiglie non c’è futuro”.
redazione Calabria 7