Un docente di diritto ed economia nell’Istituto ‘Majorana’ di Bari ha denunciato di aver subito un’aggressione in aula da due persone che hanno fatto irruzione e lo hanno schiaffeggiato per punirlo di una nota in condotta messa poco prima ad una sua studentessa. Il fatto, secondo l’ANSA, sarebbe successo il 23 settembre scorso e i due uomini sono già stati identificati.
Il docente aveva ripreso la studentessa che dopo essere arrivata in ritardo disturbava la lezione con il suo comportamento. Quando l’insegnate le ha messo la nota, la studentessa gli ha promesso vendetta e alla terza ora, sarebbe avvenuta l’aggressione. Secondo il racconto del docente, i due uomini hanno fatto irruzione nella sua aula salendo indisturbati al primo piano dell’edificio scolastico, lo hanno aggredito minacciandolo di ulteriori ritorsioni se avesse sanzionato nuovamente la ragazza.
Il docente aveva ripreso la studentessa che dopo essere arrivata in ritardo disturbava la lezione con il suo comportamento. Quando l’insegnate le ha messo la nota, la studentessa gli ha promesso vendetta e alla terza ora, sarebbe avvenuta l’aggressione. Secondo il racconto del docente, i due uomini hanno fatto irruzione nella sua aula salendo indisturbati al primo piano dell’edificio scolastico, lo hanno aggredito minacciandolo di ulteriori ritorsioni se avesse sanzionato nuovamente la ragazza.
Il prof: “Sto valutando il congedo”
Vincenzo Amorese ha 57 anni, 17 di insegnamento alle spalle, 16 dei quali in Nord Italia. “Non mi era mai accaduto nulla del genere prima e sono preoccupatissimo del fatto che chi mi ha aggredito sia riuscito tranquillamente a raggiungere il primo piano dell’edificio scolastico senza alcun tipo di filtro” e “con un enorme senso di impotenza e nel silenzio anche del personale scolastico”, denuncia. Amorese ora ha un occhio nero, ma sicuramente è il suo stato psicologico a non consentirgli di tornare a scuola per fare il proprio lavoro. “Sto valutando un congedo, al momento non me la sento di tornare lì dove ho seriamente rischiato un trauma cranico per il sol fatto di aver esercitato le mie funzioni di docente” ammette l’uomo.
La versione della dirigente scolastica
Non sembra pensarla allo stesso modo la dirigente scolastica dell’istituto. “Ci sono ancora indagini in corso, per cui non posso essere dettagliata. Io ho comunque approfondito la vicenda – ha detto – ascoltando le alunne. Quello che lui ha dichiarato non corrisponde al vero. Per niente. Lui ha avuto dei comportamenti che non sono consoni ad un docente”. “Questo è quello che emerge dalle mie indagini e poi tra l’altro – afferma la dirigente – i genitori della ragazza hanno fatto una denuncia ai carabinieri dove hanno fatto altre dichiarazioni. Da parte nostra c’è la massima collaborazione con le forze dell’ordine”. Il docente, come confermato dalla dirigente scolastica, dopo la presunta aggressione, avvenuta il 23 settembre scorso, non è ancora rientrato a scuola.