di Bruno Mirante – Quella di stasera dovrebbe essere la riunione decisiva per l’individuazione del candidato presidente della coalizione del centrosinistra allargata al Movimento 5 Stelle e alle varie anime del civismo calabrese. Nulla di definitivo è emerso, infatti, dal tavolo virtuale durante la riunione di ieri sera che si è protratta fino alla prime luci dell’alba. Anche la presunta (ennesima) presa di distanze di Carlo Tansi potrebbe rientrare qualora dalla prossima riunione emergesse un nome di comprovate capacità e dall’alto profilo etico e morale.
I fatti
I fatti
Tansi ha partecipato alla riunione di ieri notte e preliminarmente ha posto due condizioni: “Il candidato presidente sono io” (o al massimo qualcun altro dal profilo indiscutibile) insieme alla richiesta rivolta in particolare ai partiti di governo di presentare liste che perseguano realmente la necessità di rinnovamento. Poste queste due condizioni, il geologo cosentino ha lasciato i lavori per ragioni di opportunità (l’assemblea è stata chiamata a discutere la sua di candidatura) e in rappresentanza del suo movimento “Tesoro Calabria” è rimasto il sindaco di Santa Maria del Cedro Ugo Vetere. A quel punto le varie anime presenti in assemblea hanno concordato che Carlo Tansi avrebbe dovuto svolgere un ruolo autorevole all’interno della coalizione ma non certo quello di candidato a governatore. I nomi sul tavolo non sono mancati e, lato 5 Stelle, è ricomparso anche quello del presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra mentre i nomi graditi a Sinistra Italiana e a Calabria Aperta di Nicola Fiorita sono quelli di Anna Falcone, del docente universitario e attuale vicesindaco di Reggio Calabria, Tonino Perna, e dell’ex assessore all’ambiente della Giunta Loiero Silvio Greco.
Il Pd (per il momento) non si sbilancia
Il Pd intanto attende le mosse degli alleati e non si sbilancia su possibili investiture. Al proprio interno i democrat calabresi hanno stabilito che il candidato governatore sarà politico. Una scelta che poco si concilia con l’apertura al civismo e a tutte le sue componenti voluta dalla segreteria nazionale. Questa sera il nome più atteso sarà proprio quello che verrà pronunciato da Graziano e tutti gli indizi portano al parlamentare catanzarese Antonio Viscomi. Ma l’eventualità che la scelta ricada su una figura “esterna” alla politica non è tuttavia da escludere.