Riace: Tar Calabria annulla esclusione dal sistema Sprar

tar reggio

E’ stato annullato il provvedimento del ministero dell’Interno che aveva escluso il Comune di Riace dallo Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

Lo ha deciso la sezione di Reggio Calabria del Tar calabrese, che ha accolto il ricorso presentato dal vice sindaco di Riace Giuseppe Gervasi il primo gennaio scorso.

Lo ha deciso la sezione di Reggio Calabria del Tar calabrese, che ha accolto il ricorso presentato dal vice sindaco di Riace Giuseppe Gervasi il primo gennaio scorso.

Nel suo dispositivo, il Tar Calabria riconosce che il Ministero degli Interni non ha mai puntualmente contestato al Comune di Riace le irregolarità rilevate, né gli ha mai assegnato, così come avrebbe dovuto, un termine per ottemperare.

Secondo l’associazione Italia stato di diritto’ rra invece importante “che il Ministero mettesse il Comune in condizioni di rimediare alle criticità del suo operato e così cercare di conservare i finanziamenti ottenuti. I giudici del Tar contestano al Ministero anche di aver fondato la revoca dei finanziamenti su “difficoltà del sistema Riace” già note e che, anzi, non avevano a suo tempo impedito la precedente decisione di prosecuzione del finanziamento al Comune; il Ministero, in altri termini, ha improvvisamente attribuito a comportamenti del Comune che ben conosceva da tempo, una portata impeditiva della prosecuzione del progetto, con una contraddittoria e destabilizzante inversione di rotta rispetto al passato”. L’associazione, ricorda la sentenza, è intervenuta in sostegno del Comune perché ha lo scopo sociale “di difendere e promuovere, anche in sede giurisdizionale, i principi e gli istituti dello Stato di diritto, della democrazia liberale rappresentativa e del federalismo europeo, a difesa dei diritti delle persone e dei gruppi, e di sostenere iniziative per la tutela e l’integrazione delle persone in condizioni svantaggiate, con particolare riferimento agli immigrati presenti nel nostro Paese”.

‘Italia Atato di Diritto” (rappresentata dai professori Aldo Travi e Eugenio Bruti Liberati) ha dichiarato che “la decisione riscontra gravi vizi della procedura nella contestazione degli addebiti e una contraddittorietà nella azione del Ministero che, pochi mesi dopo aver approvato la prosecuzione del progetto, ne ha disposto la revoca. Emerge insomma una non corretta gestione dei rapporti tra amministrazioni centrali e autonomie locali, nel delicatissimo ambito della gestione delle persone immigrate che chiedono asilo e sostegno al nostro Paese.

E’ infatti necessario che il Ministero preannunci le proprie contestazioni sulla gestione dei centri di accoglienza, mettendo lealmente le amministrazioni locali in condizione di porre rimedio alle eventuali irregolarità contestate ed è altresì giusto, ricordano gli avvocati, che il Ministero assuma decisioni prevedibili e non contraddittorie, ed eviti cambi di rotta destabilizzanti per gli operatori e per le amministrazioni. Il Tar ha inoltre riconosciuto la legittimazione dell’associazione ad intervenire nel giudizio amministrativo”.

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Nel corso dell'incontro sarà presentato il dossier elaborato dai circoli locali di Legambiente basato sulla campagna di monitoraggio effettuata su alcune aste fluviali
Messa in sicurezza l’area, è stato chiuso al traffico il tratto interessato dal rogo per il tempo necessario alle operazioni di spegnimento
Il governatore: "La nostra terra ha vitigni eccellenti e tante piccole cantine"
Ordinato sacerdote nel 1936 fu membro per sedici anni della Compagnia di Gesù, insegnando filosofia e teologia
Sul posto il personale medico del 118 ed i carabinieri per i rilievi del caso, assieme a squadre dell'Anas
Le osservazioni in vista della conferenza di impatto ambientale
L'aspirante primo cittadino parla anche delle "condizioni disagevoli per l’erogazione delle prestazioni" e del "sovraccarico di lavoro"
Il più grande festival della regione, dall’anima itinerante e dal respiro internazionale, sarà inaugurato lunedì 15 aprile
Intanto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è in contatto con i prefetti delle città italiane
L'uomo non ha saputo specificare la provenienza del denaro che per gli investigatori sarebbe frutto di illeciti
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved