Scambiato per un depravato e umiliato, l’assurdo incubo vissuto da un catanzarese

arrestato albanese

di Damiana Riverso – Un tranquillo pomeriggio di commissioni con moglie e suocera si è trasformato in un incubo per un signore catanzarese che si è visto scambiare per un depravato tanto da essere circondato dalla polizia come il peggiore dei criminali. Nel pomeriggio di martedì 29 settembre S. C. si trovava in vico Vitale, zona nord della città di Catanzaro, in auto con la suocera, mentre attendeva la moglie. Durante la sosta nota un gruppo di ragazzini, una quindicina, che passavano e ripassavano davanti la sua auto. Dopo un po’ sul posto è arrivata una volante della Polizia che, dopo aver parlato con i ragazzini e qualche adulto che nel frattempo li aveva raggiunti, si è avvicinata alla sua auto intimandogli di consegnare i documenti e di scendere dall’auto.

Scambiato per un’altra persona

Scambiato per un’altra persona

Dopo un’occhiata ai documenti i poliziotti domandano allo sventurato signore se poco prima si fosse abbassato i pantaloni ed espletato i propri bisogni vicino al muro. Basito per quanto stava avvenendo, si accorge dell’arrivo di una seconda volante. Circondato dai poliziotti l’uomo nega assolutamente di aver fatto un gesto simile e a quel punto i militari gli chiedono di abbassare i pantaloni per mostrare il colore degli indumenti intimi che i ragazzi avevano indicato come rossi. L’uomo, senza aver nulla da nascondere ha mostrato il colore dei suoi indumenti, ancora incredulo per quello che gli stava accadendo. I militari a quel punto gli hanno reso i documenti lasciandolo andare e spiegando di essere stato scambiato (presumibilmente per il colore della sua pelle tendenzialmente olivastra) per un soggetto di nazionalità straniera, noto da tempo alla polizia per atti osceni in luogo pubblico.

Niente scuse e gogna mediatica sui social

“Quello che è successo – commenta – ha davvero dell’assurdo, mi hanno circondato come un delinquente, e alla fine non mi hanno neanche chiesto scusa. E pensare che con mia suocera avevamo notato quei ragazzini che facevano avanti e indietro commentando il fatto che molti fossero senza mascherina e assembrati ma mai avrei pensato a una cosa del genere. La polizia doveva quantomeno scusarsi – continua ancora – il posto era pieno di gente che guardava e commentava”.  Commenti che non sono tardati a diventare leggenda tanto da costringere la figlia dell’uomo a fare chiarezza sui social: “Circola di fatto la storia, per non dire pettegolezzo infondato, che fosse stato trovato nudo in mezzo a un parcheggio. Ecco, smettetela e tornate alle vostre esistenze, di grazia. Si ringraziano le forze dell’ordine per il tempestivo intervento nello svolgere il proprio lavoro, sulle modalità plateali un po’ meno. Ci chiediamo a oggi chi sia stato a chiamarli senza accertarsi prima anche se in fin dei conti è stato fatto il proprio dovere di cittadini (assembramento senza mascherine). L’unica cosa che qui stona e che intendiamo bloccare sul nascere sono le voci infondate che circolano da ieri e che ci giungono per sentito dire ma anche via telefonica. Le risate sul fatto che sia stato scambiato per un “marocchino” ce le siamo già abbondantemente fatte, rimarrà comunque un aneddoto da raccontare”. Ci sarebbero stati anche gli estremi di una denuncia ma “ho preferito lasciare perdere e dimenticare questa assurda storia”.

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