Scoperto un lucroso giro di prostituzione dai carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, che nei
giorni scorsi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti
domiciliari emessa dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di 6 soggetti, ritenuti
responsabili, a vario titolo, del reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento ed
allo sfruttamento della prostituzione. Quattro sono stati arrestati e posti ai domiciliari. Altri due sono al momento irreperibili.
L’inchiesta avviata nel 2020
L’inchiesta avviata nel 2020
L’attività investigativa – condotta dai militari dell’Arma a partire da novembre 2020, sotto il
coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Giovanni Bombardieri – ha consentito di acquisire elementi indiziari utili a rassegnare un solido quadro probatorio in merito all’esistenza di un mercato dedito all’attività di sfruttamento della prostituzione di ragazze di origine rumena, di giovane età, da parte di propri connazionali, nei pressi della stazione centrale ferroviaria del capoluogo reggino. Le indagini, esperite mediante attività tecnica e servizi di osservazione e pedinamento, hanno permesso di accertare come gli indagati gestissero l’attività di lenocinio, facendo da intermediari con i clienti e controllando da vicino l’operato delle giovani vittime al fine di ottenerne i derivanti profitti illeciti. In particolare, è stato possibile acclarare come le stesse, mediante continue minacce, violenze psicologiche e percosse, venissero costrette dagli indagati ad avere incontri sessuali dietro corrispettivo in denaro.