L’Usb è stato in piazza stamattina al fianco degli ex lsu-lpu. Nello spazio antistante la Cittadella regionale, infatti, si è svolto un sit-in nel corso del quale gli ex lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità hanno chiesto certezze sul proprio futuro. “Così non possiamo più andare avanti” hanno detto gli stessi ex lsu-lpu. “È da 26 anni che lavoriamo come schiavi nei vari enti e adesso ci hanno portato alla fame”. A sostenere la battaglia portata avanti dai lavoratori anche diversi sindaci.
Le richieste dell’Usb
Le richieste dell’Usb
L’Usb chiede l’“attivazione di tutte le procedure necessarie per trasformare questi contratti in full-time” e “garantire uno stipendio dignitoso a chi, in tutti questi anni, ha permesso alla macchina pubblica di erogare servizi alle nostre comunità”. Chiede inoltre che “per tutto il periodo di attività in cui questi lavoratori sono stati impiegati come lsu e lpu il riconoscimento dei contributi previdenziali”.