“Il problema di Sorical e’ solo finanziario. Il destino del servizio idrico in Calabria da due anni – ha spiegato in audizione in Commissione Vigilanza del Consiglio regionale, Luigi Incarnato – e’ in mano all’Autorita’ Idrica Calabrese che deve scegliere la forma di gestione e fare l’affidamento, la frammentazione attuale non consente di aggredire problemi come la depurazione, le perdite idriche e la scarsita’ di investimenti sulle reti.
La Regione sta sperimentando con Sorical l’anticipazione dei servizi per abbattere le perdite amministrative e di rete con il progetto Abatemarco, tali attivita’ vanno a tutto vantaggio dei Comuni. Gli enti locali avranno nuove reti idriche e nuovi contatori e una gestione amministrativa piu’ efficiente. Tale attivita’ – ha concluso – consentira’ di avere piu’ risorse per pagare i fornitori in attesa che subentri in soggetto gestore”.
La Regione sta sperimentando con Sorical l’anticipazione dei servizi per abbattere le perdite amministrative e di rete con il progetto Abatemarco, tali attivita’ vanno a tutto vantaggio dei Comuni. Gli enti locali avranno nuove reti idriche e nuovi contatori e una gestione amministrativa piu’ efficiente. Tale attivita’ – ha concluso – consentira’ di avere piu’ risorse per pagare i fornitori in attesa che subentri in soggetto gestore”.
“La necessita’ di provvedere all’affidamento della gestione del Servizio idrico integrato nell’ambito unico regionale della Calabria – ha detto ancora Incarnato – non puo’ che condurre ad un modello di gestore unico, secondo quanto definito dalla norma vigente e nel rispetto delle pratiche nazionali piu’ di successo. L’immobilismo che si e’ protratto per oltre un decennio – ha spiegato Incarnato – con la mancata individuazione e operativita’ del gestore, ed il mantenimento delle gestioni comunali ha inciso in modo determinante sulla Sorical e sulla Regione, quale socio di maggioranza, che ha risentito dei mancati introiti (derivanti dai pagamenti delle fatture dell’acqua da parte dei Comuni) che, ovviamente, hanno avuto ripercussioni sui rapporti con le banche nel Project Financing imbastito e, quindi, sulle reali possibilita’ di investimento per il miglioramento del servizio”.
“Il progressivo peggioramento della situazione finanziaria della Societa’, conseguente al crescere a dismisura dei crediti nei confronti dei Comuni – ha affermato il commissario liquidatore Baldassare Quartararo – e’ risultato determinante nel produrre, oltre ad un blocco degli investimenti che compromette anche le opere realizzate e non ultimate, una drastica riduzione degli interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria del complesso affidato”.Quartararo ha poi illustrato la situazione finanziaria di Sorical: “Il sistema cosi’ non puo’ piu’ reggere, i nostri flussi finanziari arrivano solo dai Comuni, non abbiamo affidamenti bancari. Abbiamo costi energetici pesanti, circa 30 milioni all’anno e stiamo evitando il mercato di salvaguardia che ci farebbe fallire”.
A margine dell’audizione, il presidente della Commissione speciale di Vigilanza Giuseppe Ennio Morrone ha dichiarato: “Teniamo al rilancio dell’azione amministrativa e soprattutto imprenditoriale di questo comparto. Su proposta del consigliere Carlo Guccione, abbiamo deliberato all’unanimita’ di portare al piu’ presto la problematica della Sorical e della gestione del servizio idrico in Consiglio regionale per scongiurare il fallimento della societa’ per azioni e garantire chiarezza rispetto ad una questione centrale per la Calabria attraverso la predisposizione di una relazione tecnico-finanziaria, verificando altresi’, sempre su proposta del collega Guccione, la possibilita’ che Veolia possa tecnicamente uscire dalla Sorical pagando 1 euro e infine, avere contezza delle assunzioni e delle consulenze effettuale dal 2004 ad oggi, nonche’ di tutte le attivita’ di progettazione affidate all’esterno”.Alla seduta hanno preso parte i consiglieri D’Agostino, Peda’, Guccione e Giudiceandrea.