I carabinieri forestali hanno sorpreso due operai che, alle dipendenze del proprietario di un bosco, avevano tagliato 11 grandi alberi, senza alcuna autorizzazione, nella località Melia del territorio di Umbriatico, in provincia di Crotone. Sequestrate l’area boschiva e la legna ricavata dal taglio. Le tre persone coinvolte, invece, sono state deferite alla Procura della Repubblica per taglio eseguito in assenza di autorizzazione in violazione della normativa paesaggistica. I militari della stazione Carabinieri Forestale Cirò hanno sorpreso i due operai che stavano allestendo i prodotti legnosi ricavati dal taglio di 10 grandi querce e di un frassino in una zona boscata.
Era stata in effetti abbaattuta tutta la vegetazione arborea esistente in un’area di circa 5000 mq, senza alcuna autorizzazione in violazione delle prescrizioni di massima e di polizia forestale, il regolamento che disciplina i taglio degli alberi nelle aree boscate, e della normativa paesaggistica. I carabinieri sono risaliti alla consistenza dal bosco dall’esame di 11 grosse ceppaie, tagliate di fresco, del diametro compreso tra i 40-60 cm. L’altezza degli alberi, dal raffronto con altri alberi della zona, doveva essere intorno agli 8 metri. Dagli accertamenti svolti dai carabinieri forestali uno dei proprietari del terreno aveva presentato una comunicazione di taglio per un bosco ceduo di estensione minore di 2 ettari, mentendo sulla forma di governo effettiva degli alberi che provenivano da seme ed erano quindi governati ad alto fusto. Sono in corso accertamenti ulteriori.
Era stata in effetti abbaattuta tutta la vegetazione arborea esistente in un’area di circa 5000 mq, senza alcuna autorizzazione in violazione delle prescrizioni di massima e di polizia forestale, il regolamento che disciplina i taglio degli alberi nelle aree boscate, e della normativa paesaggistica. I carabinieri sono risaliti alla consistenza dal bosco dall’esame di 11 grosse ceppaie, tagliate di fresco, del diametro compreso tra i 40-60 cm. L’altezza degli alberi, dal raffronto con altri alberi della zona, doveva essere intorno agli 8 metri. Dagli accertamenti svolti dai carabinieri forestali uno dei proprietari del terreno aveva presentato una comunicazione di taglio per un bosco ceduo di estensione minore di 2 ettari, mentendo sulla forma di governo effettiva degli alberi che provenivano da seme ed erano quindi governati ad alto fusto. Sono in corso accertamenti ulteriori.