Gli studenti delle scuole di Diamante hanno tenuto stamani una manifestazione di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza. Il riferimento è alla sparatoria (LEGGI) che, venerdì scorso, ha causato il grave ferimento del titolare di un bar, avvenuto a seguito di una lite per un’auto parcheggiata male. Per l’episodio sono stati fermati tre fratelli. La popolazione ieri si è ritrovata in chiesa per un momento di preghiera, alla quale ha partecipato anche il sindaco, Ernesto Magorno, e il referente di Libera, don Ennio Stamile. Entrambi oggi erano in piazza, insieme agli studenti e a Tiberio Bentivoglio, vittima della ‘ndrangheta a Reggio Calabria, che ha raccontato la sua vicenda e discusso con i giovani.
“Il nostro silenzio”
“Il nostro silenzio”
Riferendosi ai criminali, Bentivoglio ha sottolineato che “l’arma più forte che hanno è la nostra indifferenza, il nostro silenzio, quando ci giriamo dall’altro lato, è in quel momento che hanno vinto loro” e ancora: “chi paga il pizzo favorisce le casse dei criminali ed è un favoreggiatore”.
Il sindaco, Erneto Magorno, senatore di Italia Viva, ha commentato: “Una bella mattinata insieme ai ragazzi delle scuole di Diamante con il Referente regionale di Libera, don Ennio Stamile e Tiberio Bentivoglio. È stato un momento importante – ha aggiunto – per ribadire ai nostri giovani che non dobbiamo girarci dall’altra parte e per rinnovare il mio appello contro l’omertà e contro la droga che oltre a essere un danno per la salute è, purtroppo, fonte per i clan. Tiberio Bentivoglio è l’esempio di chi non si è girato dall’altra parte, di chi ha parlato il linguaggio della verità”.