Giovanni Toti, fondatore di “Cambiamo” e presidente della Regione Liguria ha partecipato oggi a Lamezia Terme all’inaugurazione della sede regionale di “Cambiamo la Calabria”. In viale Marconi, alla presenza del coodinatore provinciale di “Cambiamo la Calabria” Catanzaro Raffaele Mancini, del coordinatore Bicchielli e dei senatore Bevilacqua e Quagliariello ha presenziato al taglio del nastro chiarendo le politiche che intende attivare il centrodestra in Calabria. Nella tappa lametina del tour elettorale a sostegno del candidato Roberto Occhiuto, Toti ha avuto modo di fare il punto sugli investimenti che scaturiranno dal Recovery plan. “La Calabria ha un ritardo straordinario gigantesco – ha affermato Toti a margine dell’incontro con gli attivisti di “Cambiamo” – ed è un territorio bellissimo. Prima deve essere reso raggiugibile dalle persone, dalle merci. La Calabria deve puntare sul turismo, abbiamo bisogno di costruire porti sia per la nautica da diporto sia per le crociere. La Calabria necessita di infrastrutture per le sue merci: ferrovie, strade, autostrade e aeroporti. Basta con la politica dei
no, con un ambientalismo falso, con gli appalti che si bloccano pochi minuti dopo. C’è l’urgenza di dare una scossa di modernità e le infrastrutture sono il primo passo”.
“Il commissariamento della sanità in Calabria – dichiara Toti – non ha risolto nessuno dei problemi per i quali era stato attivato. In oltre undici anni il commissariamento ha aumentato il deficit della sanità calabrese e ne ha impoverito la qualità. Occorre tornare a una gestione regionale della sanità con un grande supporto dello Stato. Occorre richiamare professionalità in questa regione, ve ne sono molto anche fuori, con i tanti calabresi sparsi per l’Italia che saprebbero dare il loro contributo. Occorre utilizzare i soldi del PNRR per ricostruire la rete ospedaliera calabrese e soprattutto la rete della medicina territoriale”. (mti)
“Il commissariamento della sanità in Calabria – dichiara Toti – non ha risolto nessuno dei problemi per i quali era stato attivato. In oltre undici anni il commissariamento ha aumentato il deficit della sanità calabrese e ne ha impoverito la qualità. Occorre tornare a una gestione regionale della sanità con un grande supporto dello Stato. Occorre richiamare professionalità in questa regione, ve ne sono molto anche fuori, con i tanti calabresi sparsi per l’Italia che saprebbero dare il loro contributo. Occorre utilizzare i soldi del PNRR per ricostruire la rete ospedaliera calabrese e soprattutto la rete della medicina territoriale”. (mti)