di Gabriella Passariello
Quattordici condanne e una sola assoluzione, a pene comprese tra i 5 e i 20 anni di reclusione per i quindici imputati, giudicati con rito abbreviato, che il 26 febbraio dell’anno scorso sono stati coinvolti nel blitz antidroga nome in codice “All Ideas”.
Quattordici condanne e una sola assoluzione, a pene comprese tra i 5 e i 20 anni di reclusione per i quindici imputati, giudicati con rito abbreviato, che il 26 febbraio dell’anno scorso sono stati coinvolti nel blitz antidroga nome in codice “All Ideas”.
Le condanne e le richieste di pena. Il gup Francesca Pizii ha condannato Carmine Amato inteso “Carminuzzu”, 14 anni (il pm ha invocato14 anni e 9 mesi) ; Damiano Amato, 20 anni, (il pm ha chiesto 20 anni); Marcello Amato, 20 (il pm 18 anni); Fabio Bevilacqua, 6 anni e 8 mesi(il pm 6 anni di reclusione e 26mila euro di multa); Fiore Bevilacqua alias “U Muntanaru”, 14 anni (il pm 14 anni); Donato Bevilacqua, inteso “Mario”, alias “u cercato”, 12 anni (il pm 14 anni e 9 mesi); Fabio Buccino, 20 anni (il pm18 anni di reclusione); Federica Caroleo, 10 anni (il pm 12 anni di carcere) ; Anna Rosa Laganà, 5 anni, 4 mesi (il pm 4 anni di reclusione e 26mila euro di multa); Salvatore Laganà, 5 anni e 4 mesi, (il pm 4 anni e 16mila euro di multa); Cosimo Morello, 8 anni(il pm 10 anni); Eleonora Morelli, 8 anni (il pm 10 anni); Fiorina Morello 8anni e 8 mesi(il pm10 anni e 9 mesi) e Anna Maria Passalacqua, 8 anni e 8 mesi (il pm 10 anni e 9 mesi).
ASSOLTO Gianluca Bevilacqua, inteso “Felice” (il pm Debora Rizza aveva invocato 12 anni);
Il blitz. L’operazione ha consentito di disarticolare un gruppo a conduzione prettamente familiare, da una ventina di anni attivo in un lucroso traffico di sostanze stupefacenti, soprattutto di cocaina. Il gruppo, favorito anche da un’impenetrabile cappa di omertà, secondo le ipotesi di accusa, avrebbe avuto la sua “enclave” nel popoloso quartiere di Santa Maria, zona a sud del capoluogo di regione. Un’organizzazione capace di creare canali autonomi di approvvigionamento stringendo rapporti con clan del Reggino e del Vibonese per poi smerciare la droga sulla piazza catanzarese utilizzando sistemi ingegnosi, come l’occultamento nei copertoni delle macchine.
L’inchiesta. L’indagine avviata dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Catanzaro è scattata dopo l’arresto in flagranza di Marcello Amato, considerato l’ideatore dell’organizzazione, avvenuto il 6 novembre 2014, per l’omicidio di Alessandro Morelli. Dopo il delitto i militari hanno avvitato una serie di attività di intercettazioni telefoniche e ambientali, grazie alle quali è stato possibile non solo acquisire ulteriori elementi sull’omicidio, ma anche accertare il coinvolgimento dell’autore del delitto e di altri indagati, legati tra loro da vincoli di parentela, in una fiorente attività di spaccio di sostanza stupefacente.
Il collegio difensivo. Sono impegnati nel processo All Ideas, tra gli altri, gli avvocati Giovanni Merante, Nicola Tavano, Antonello Talerico, Gregorio Viscomi, Anselmo Mancuso, Mary Aiello, Luigi Falcone e Giuseppe Menzica.