“Le ipotesi di accusa sono pressoché esclusivamente basate sulle denunce della presunta parte offesa. Il vaglio della loro attendibilità sarà presto devoluto al giudice del dibattimento, che potrà finalmente entrare nel merito di una vicenda tutt’altro che chiara, dove auspichiamo possa finalmente emergere la verità, ben diversa da quella sinora filtrata dai media”. E’ quanto scrive in una nota l’avvocato Francesco Mancuso in riferimento all’inchiesta della Procura di Catanzaro che ruota intorno a una presunta storia di vessazioni, umiliazioni e aggressioni di una donna (finita agli arresti domiciliari) e del figlio (indagato a piede libero) nei confronti di un uomo, marito e padre (LEGGI QUI).
“Per quanto non sia mai facile commentare l’agire di chi amministra la giustizia in via cautelare, lascia certamente l’amaro in bocca – aggiunge l’avvocato Mancuso – pensare che siano sufficienti delle accuse tutte da verificare, per assegnare agli arresti domiciliari per oltre un mese, una madre di famiglia incensurata che per giunta si professa – a ragion veduta – vittima e men che mai carnefice. L’auspicio è, pertanto, che vengano presto accolte le istanze difensive, concentrate con forza al ripristino della giustizia”.
“Per quanto non sia mai facile commentare l’agire di chi amministra la giustizia in via cautelare, lascia certamente l’amaro in bocca – aggiunge l’avvocato Mancuso – pensare che siano sufficienti delle accuse tutte da verificare, per assegnare agli arresti domiciliari per oltre un mese, una madre di famiglia incensurata che per giunta si professa – a ragion veduta – vittima e men che mai carnefice. L’auspicio è, pertanto, che vengano presto accolte le istanze difensive, concentrate con forza al ripristino della giustizia”.
*Nella foto in evidenza l’avvocato Francesco Mancuso