di Antonio Battaglia – Per ripetere il miracolo del 2016 non basta il bel gioco. Quello, lo abbiamo abbondantemente sottolineato, il Crotone ce l’ha. Eccome se ce l’ha: per informazioni rivedere gli highlights del big match andato in scena al “Vigorito” di Benevento.
Mettere in difficoltà la corazzata tritacarne del campionato cadetto, in un fortino incredibilmente inespugnabile, con una prova di nervi e muscoli non è roba da poco. Ma, lo abbiamo ripetuto a chiare lettere nelle scorse settimane, imporsi in un campionato anarchico presuppone un arsenale colmo di cinismo. E, a dirla tutta, sotto questo punto di vista gli Squali ci sembrano ancora terribilmente incostanti.
Mettere in difficoltà la corazzata tritacarne del campionato cadetto, in un fortino incredibilmente inespugnabile, con una prova di nervi e muscoli non è roba da poco. Ma, lo abbiamo ripetuto a chiare lettere nelle scorse settimane, imporsi in un campionato anarchico presuppone un arsenale colmo di cinismo. E, a dirla tutta, sotto questo punto di vista gli Squali ci sembrano ancora terribilmente incostanti.
Ne abbiamo avuto prova oggi, in una partita spartiacque per le sorti della vetta: il Crotone ha reagito allo svantaggio con le unghie e con i denti, ha tenuto botta fino alla fine, ha macinato occasioni da rete ma torna a casa con un pesantissimo 0-2. Non serve aggiungere altro.
Andiamo, piuttosto, alla cronaca. Inizio monstre del Benevento, che sorprende gli avversari con un gioco verticale rapido e repentino. Dal canto proprio, gli Squali provano a distendersi in contropiede senza tuttavia trovare molta fortuna. Il primo squillo della partita arriva all’8′, con un colpo di testa di Insigne che si stampa sul palo complice una deviazione avversaria.
Sull’azione successiva, i padroni di casa trovano il vantaggio: l’arbitro ravvisa un fallo di Crociata su Viola e fischia il penalty, poi realizzato dallo stesso centrocampista giallorosso. La reazione rossoblu è veemente e al quarto d’ora Simy ci prova con un pericoloso stacco di testa che finisce di poco alto sopra la traversa.
Il Crotone impone il proprio gioco e costringe il Benevento agli straordinari in difesa: al 22′ Crociata ci prova con una conclusione potente dal limite, mentre un minuto dopo Schiattarella regala agli ospiti un contropiede insidiosissimo. I ragazzi di Stroppa, spinti dalla grande sete di riscatto, continuano a macinare occasioni e a mezzora inoltrata sfiorano il pari con Mazzotta prima e Barberis poi.
Nella seconda frazione, va in scena una partita altalenante con momenti di staticità che si alternano a ritmi elevatissimi. Poche, a dir la verità, le occasioni degne di nota, con le due formazioni che lasciano pochissimi spazi a disposizione. Il match si ravviva nell’ultimo quarto d’ora di gioco: gli ospiti sfoderano un forcing arrembante di nervi e muscoli, costringendo il Benevento a schiacciarsi e a giocare di rimessa.
Dalla loro, però, i padroni di casa concedono solo conclusioni dal limite, come quella di Messias al minuto 82. Pian piano gli Squali cominciano ad accusare stanchezza fisica e lasciano maggiore spazio ai giallorossi, che all’89’ si divorano il gol con una conclusione pericolosa di Coda. Il 2-0, a questo punto, sembra maturo: l’incredibile chance divorata da Armenteros è solo il preludio della definitiva rete firmata da Improta al penultimo minuto di recupero. Il Benevento di Inzaghi scappa in classifica, a dispetto di un Crotone che è ora condannato a inseguire.
Redazione Calabria 7