Ecco quindi che un risultato del campo fin qui chiaro, netto e senza ombre, può contribuire a stemperare anche certe tensioni. Parlo di un nervosismo fisiologicamente connesso a un contesto agonistico esasperato qual è un confronto diretto fra capolista e vice, in particolare nel girone C del campionato di terza serie in corso. Ma ormai, pur volendo giocarsi da ambo le parti una gara molto sentita con la voglia di prevalere, ai fini della classifica può cambiare poco o niente, qualunque sarà il risultato finale.

Perché non ammettere allo spettacolo sportivo dell’Ezio Scida i sostenitori del Catanzaro, che inoltre hanno sempre dimostrato grande maturità e correttezza? Senza contare poi che, tra ‘Tessera del tifoso’ e qualche altra misura straordinaria di sicurezza, si potrebbe trovare il modo per evitare qualsiasi rischio. Che, lo dico subito con franchezza, purtroppo non può essere… zero. Mai. Figuriamoci in occasioni del genere e alla luce del fatto che come sosteneva il compianto Maurizio Costanzo: “La mamma dei cretini – di ogni fede e colore, aggiungo io – è sempre incinta”. Ma non può bastare tutto ciò per mortificare la passione, mai sopita, e soprattutto l’entusiasmo montante nel capoluogo per l’annata dei record delle Aquile.

Ecco perché, in conclusione, in qualità di pubblico amministratore della città mi rivolgo a tutti i livelli della politica locale affinché si compattino e si facciano portavoce dell’istanza di non vietare ai supporter giallorossi la trasferta di Crotone. Si deve infatti permettere loro di sostenere le Aquile anche in tale circostanza, dimostrando quindi ovunque vicinanza alla loro amata squadra del cuore e a una proprietà come la famiglia Noto a cui, è ovvio, va anche il mio plauso e la gratitudine in qualità di semplice tifoso. Ha profuso il massimo sforzo economico e organizzativo per realizzare un capolavoro, sotto il profilo tecnico e manageriale, invidiatoci in tutta Italia e non solo.

*segretario cittadino del Pd e capogruppo al Consiglio comunale di Catanzaro