Waterfront, 63 misure cautelari: indagato deputato Furgiuele (NOMI)

Sorical pubblica

Operava con la complicità di funzionari pubblici il cartello di imprese coinvolto nell’operazione “Waterfront” della Guardia di Finanza di Reggio Calabria.

Individuate 43 ditte che si inserivao sistematicamente nei grandi appalti della provincia di reggio calabria, con la “protezione” del potente clan ‘ndranghetista dei Piromalli di Gioia Tauro. Le indagini eseguite nell’ambito dell’odierna operazione hanno riguardato anche le condotte “a valle” delle gare di appalto, focalizzando l’attenzione sull’esecuzione materiale delle opere. Passando ai “raggi X” i bandi, le Fiamme Gialle reggine e la Dda avrebbero messo in luce una sistematica frode in pubbliche forniture relative a lavori nel Comune di Gioia Tauro ed in quello di Rosarno in cui erano stati stanziati fondi comunitari con la percezione di somme non dovute, per circa 6 milioni di euro.

Individuate 43 ditte che si inserivao sistematicamente nei grandi appalti della provincia di reggio calabria, con la “protezione” del potente clan ‘ndranghetista dei Piromalli di Gioia Tauro. Le indagini eseguite nell’ambito dell’odierna operazione hanno riguardato anche le condotte “a valle” delle gare di appalto, focalizzando l’attenzione sull’esecuzione materiale delle opere. Passando ai “raggi X” i bandi, le Fiamme Gialle reggine e la Dda avrebbero messo in luce una sistematica frode in pubbliche forniture relative a lavori nel Comune di Gioia Tauro ed in quello di Rosarno in cui erano stati stanziati fondi comunitari con la percezione di somme non dovute, per circa 6 milioni di euro.

Le indagini avrebbero evidenziato irregolarità di carattere contabile e amministrativo, come la liquidazione all’appaltatore di spese non dovute, il distorto utilizzo delle “varianti in corso d’opera”, la difformità rispetto ai progetti approvati nell’esecuzione dei lavori e nell’utilizzo dei materiali, omessi collaudi statici, consegne parziali, polizze fideiussorie irregolari, prove non eseguite sulla qualità e sullo spessore degli asfalti bituminosi nell’esecuzione degli appalti. Tra le opere eseguite dal “cartello”, il palazzetto dello sport, il parcheggio interrato e il centro polifunzionale di Gioia Tauro, il centro polisportivo di Rosarno. Fondamentale sarebbe risultata la complicità, a vario titolo, di pubblici ufficiali, dirigenti e direttori dei lavori, collaudatori, tecnici, progettisti, responsabili unici dei procedimenti relativi agli appalti. Fra questi, il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Gioia Tauro, Angela Nicoletta, nonché dall’architetto Francesco Mangione, rispettivamente direttore dei lavori e responsabile unico del procedimento per la maggioranza degli appalti relativi al waterfront e per le altre opere pubbliche realizzate con i fondi comunitari Pisu. Avrebbero consentito, scrivono gli inquirenti, “ai legali rappresentanti delle ditte aggiudicatarie di poter lucrare ingenti profitti ai danni della Regione Calabria e della Comunità Europea che ha cofinanziato i progetti di riqualificazione strutturale”.
Oltre a loro, con riferimento agli appalti indetti dal Comune di Gioia Tauro, sono indagati, a vario titolo, anche Pierluigi Risola, Antonino Crea, Michele Gabriele e Vincenzo Bressi, direttori dei lavori, collaudatori tecnici, progettisti responsabili unici dei procedimenti relativi agli appalti, nonché Alessandra Campisi e Maria Alati, rispettivamente Rup e segretario comunale pro tempore del comune di Rosarno.

Fra gli imprenditori coinvolti c’è anche il deputato leghista calabrese, Domenico Furgiuele, ex amministratore e titolare della maggioranza delle quote della Terina costruzioni, che ha lasciato due mesi dopo l’elezione in Parlamento. E’ indagato per due gare d’appalto, per l’eliporto dell’Ospedale di Polistena e per il ripristino della viabilità a Bandina, nei pressi di San Giorgio Morgeto.

Le attività investigative avrebbero fatto emergere “lo stabile rapporto corruttivo” esistente tra il funzionario dell’Anas Giovanni Fiordaliso e l’imprenditore Domenico Gallo, indicato come dominus di numerose società fornitrici di bitume e calcestruzzo. Il sodalizio fra i due, scrivono gli inquirenti, era finalizzato alla frode nell’esecuzione di svariati contratti di fornitura (che celavano tra l’altro subappalti non autorizzati), nonché svariati lavori in regime di somma urgenza indebitamente affidati ad imprese riconducibili a Gallo, per un valore complessivo pari a 3,5 milioni di euro nell’ambito di 4 gare per lavori di ammodernamento di tratti dell’Autostrada A2 Salerno-Reggio Calabria, indette tra il 2009 e il 2016 dall’Anas. In cambio avrebbe ricevuto beni di lusso, altre “indebite utilità” e promesse di incarichi redditizi nelle sue imprese. Al riguardo, sarebbe emerso che, tramite le imprese a lui risultate riconducibili, e con l’ingerenza di Fiordaliso, Gallo ha potuto effettuare forniture di bitume in diversi tratti autostradali attraverso contratti di subfornitura o nolo a caldo e nolo a freddo che celavano, in realtà, subappalti non autorizzati e utilizzando materiali di qualità inferiore rispetto ai parametri imposti dai capitolati di appalto.
A fronte delle utilità derivanti dalle omissioni poste in essere da Fiordaliso, l’imprenditore, anche  attraverso bonifici bancari recanti quale causale la retribuzione per prestazioni di lavoro mai effettuate, avrebbe inviato somme di denaro per circa 94.000 euro, alla moglie del funzionario, Caterina De Giuseppe, alla quale quale sono state contestate operazioni di riciclaggio volte ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa del denaro ricevuto.

14 persone sono state sottoposte ai domiciliari: Francesco Bagalà (classe 1977), Francesco Bagalà (classe 1990), Giorgio Morabito, Angela Nicoletta, Carlo Cittadini, Giorgio Ottavio Barbieri, Cristiano Zuliani, Francesco Migliore, Filippo Migliore, Alessio La Corte, Vito La Greca, Francesco Mangione, Giovanni Fiordaliso; Domenico Gallo.

Divieto di esercitare attività imprenditoriale: Andrea Amato, Antonio Barbaro, Francesco Ciambriello, Antonio Cilona, Sergio Cittadini, Giuseppe Cosentino, Demetrio De Angelis, Francesco Deraco, Gianluca Fiore, Iacopo Granchi, Rossano Granchi, Angelo Sebastiano Locatelli, Giuseppe Loprete, Leonardo Maiolo, Mattia Mattogno, Domenico Maugeri, Ludovica Giuseppina Miceli, Giovanni Oliveri, Giuseppe Patrice Oliveri, Antonino Papalia, Alessandro Piccirilli, Francesco Pileggi, Fortunato Igor Pisano, Vincenzo Polifroni, Carlo Pollaccia, Giovanni Romano, Agostino Ruberto, Giovanni Todarello, Francesca Trunfio.

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