Crisi e Covid, Casartigiani chiede incontro in Regione su riprogrammazione fondi Por

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“Anche nella regione Calabria il Covid sta creando difficoltà sia sanitarie, tutti i giorni vediamo la situazione negli ospedali, che economiche, le piccole aziende calabresi stanno chiudendo”. Partendo da questa presa d’atto il presidente di Casartigiani Calabria, Eugenio Blasi, esprime una forte preoccupazione per le micro imprese calabresi, e “in particolare quelle artigiane, che a seguito di questa chiusura, causata dalla pandemia, con la Calabria zona rossa, sta portando centinaia, anzi qualche migliaio di imprese calabresi, non alla chiusura temporanea ma a quella totale. Insufficienti sono le agevolazioni messe a disposizioni dal Governo: i contributi a fondo perduto, che possono essere calcolate in media in circa 2.000 euro al mese, non sono sufficienti neanche a pagare i canoni di fitto, le utenze, i servizi le forniture già acquisite”. “Lo slittamento dei pagamenti delle imposte e dei contributi – continua – causeranno un’ulteriore difficoltà nel momento in cui l’impresa è costretta a pagare le imposte e i contributi differiti”.

Il presidente Blasi evidenza la necessità che “anche la Regione Calabria faccia ancor di più rispetto a quanto ha fatto nei mesi scorsi alla fine della prima fase della pandemia, mettendo a disposizione delle aziende tutte le risorse disponibili e non escludendo nessuna azienda, soprattutto quelle che fin dalla prima fase della pandemia, così come ad oggi, sono ferme,  come le imprese luminarie, quelle che esprimono l’arte, il bello, la festa”. “Adesso si sta avvicinando il Natale – dice ancora – sarebbe bello che anche queste aziende siano messe nelle condizioni di svolgere la loro attività mettendo in luce la loro arte, il Natale, la Calabria”.

Il presidente Blasi evidenza la necessità che “anche la Regione Calabria faccia ancor di più rispetto a quanto ha fatto nei mesi scorsi alla fine della prima fase della pandemia, mettendo a disposizione delle aziende tutte le risorse disponibili e non escludendo nessuna azienda, soprattutto quelle che fin dalla prima fase della pandemia, così come ad oggi, sono ferme,  come le imprese luminarie, quelle che esprimono l’arte, il bello, la festa”. “Adesso si sta avvicinando il Natale – dice ancora – sarebbe bello che anche queste aziende siano messe nelle condizioni di svolgere la loro attività mettendo in luce la loro arte, il Natale, la Calabria”.

Anche Giovanni Aricò, segretario regionale Casartigiani Calabria, esprime tutta la solidarietà sia alle imprese calabresi in difficoltà che alle persone che sono colpite dal Coronavirus. Per poter dare un segnale importante Aricò chiede al presidente facente funzioni Spirlì, di “organizzare un incontro, anche online, per discutere e definire la riprogrammazione dei 500 milioni di euro del Por Calabria in modo da poter dare risposte concrete alle imprese e alle famiglie calabresi”.

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