“Anziché dedicarsi alle sue dirette Facebook per chiedere ai calabresi cosa mangiano, il presidente Spirlì chieda al neo direttore generale del dipartimento sanità i dati sui ritardi vaccinali e alzi la voce con il governo per pretendere il numero adeguato di dosi per completare almeno la vaccinazione degli ultra ottantenni. Anche perché la piattaforma on line attivata in Calabria per le prenotazioni vaccinali continua a riservare grosse criticità”. Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Domenico Bevacqua. “Sono ormai centinaia – sostiene Bevacqua – le segnalazioni cittadini in possesso di regolare codice di esenzione per patologia riconosciuta che si vedono impossibilitati alla prenotazione perché la piattaforma non riconosce il loro status certificato. È evidente che c’è un problema rilevante con le banche dati associate alla piattaforma. Da quando non vengono aggiornate queste banche dati? Chi avrebbe il compito di farlo? Perché non si provvede? Sono domande che – aggiunge il capogruppo regionale del Pd – rivolgo innanzi tutto alle Asp, perché sono le Asp che hanno rilasciato le certificazioni cartacee di esenzione ma poi, evidentemente, nessuno ha provveduto a caricare il codice sul data base associandolo correttamente alla tessera sanitaria. Poiché si tratta di codici di poche cifre – conclude Bevacqua – non si capisce perché non si provvede. Stiamo parlando di cittadini fragili, potenzialmente esposti a gravi rischi e che, per un risibile intoppo burocratico, non riescono a far valere un loro diritto che, di questi tempi, potrebbe significare vita o morte”.