L’astensionismo è il primo partito nella città dei bruzi. Calo a picco dell’affluenza alle urne a Cosenza dove su 57.158 aventi diritto si è recato alle urne solo il 44,71%. Nelle 82 sezioni allestite in città fino alle 23:00 di ieri è stata registrata un’affluenza del 32,83% pari a 18.763 elettori. Alle 19:00 era il 26,30% dei votanti (15.031), alle 12:00 l’8,92% (5.097). Al primo turno. il 3 e 4 ottobre, ben il 64,74% dell’elettorato ha votato per il rinnovo del Consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi, dato nettamente al di sotto delle precedenti amministrative quando, dopo il breve commissariamento dettato dalle dimissioni in massa di alcuni consiglieri, l’affluenza era stata del 72,37%. Cala quindi di circa 20 punti percentuali l’affluenza nel capoluogo cosentino, ciò significa che oltre la metà dei cittadini ha scelto di non esprimere il proprio voto nella cabina elettorale. A breve, terminate le adempienze di rito, inizieranno le operazioni di scrutinio dei voti che dovrebbero, salvo imprevisti, terminare in serata. Ad urne chiuse il primo vincitore è l’astensionismo che ha incassato il 55,29% delle preferenze, manifestando un deficit democratico e una disaffezione della cittadinanza alla politica. Il sindaco eletto a Cosenza non può quindi definirsi espressione del volere dei cosentini che, disertando le urne, hanno manifestato quanto non si sentano rappresentati né dal centrodestra, né dal centrosinistra. (mti)