Catanzaro, Codacons: “L’acqua è potabile, garantisce l’assessore”

“L’acqua è limpida, tuona l’assessore. Ora possiamo finalmente bere senza problemi.

Certo i più schizzinosi dovranno farlo tappandosi gli occhi o, addirittura, turandosi il naso…ma che importa, da palazzo Santa Chiara ci hanno tranquillizzato.

Certo i più schizzinosi dovranno farlo tappandosi gli occhi o, addirittura, turandosi il naso…ma che importa, da palazzo Santa Chiara ci hanno tranquillizzato.

E così siamo alle solite: ci mostrano il dito perché si eviti di guardare la luna. E noi, da bravi sudditi, preferiamo guardare il dito.
Anzi, a ben vedere, neppure quello.
Perché nonostante un comunicato perentorio, il Comune ha scelto di non pubblicare le analisi.
Si narra che l’acqua possa essere definita “potabile” quando non contiene microrganismi e parassiti né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana. Inoltre, l’acqua deve possedere caratteristiche organolettiche accettabili per il consumatore, tra cui LIMPIDEZZA, TRASPARENZA, assenza di colore e odori anomali.
Ciò premesso delle due l’una.
O un hacker ha diffuso un comunicato a nome dell’assessore Longo oppure, l’assessore non ha più familiarità con ciò che fuoriesce dai rubinetti di Catanzaro.
Di certo appare assai curioso che il Comune si desti da un atavico letargo, che lo porta ad accettare con cristiana sopportazione tutte le interruzioni quotidiane e i disagi nell’erogazione dell’acqua -sostiene Di Lieto – e senta l’impellente bisogno di sfornare comunicato stampa solamente quando si chiede ai Cittadini di ribellarsi a questo schifo e non pagare l’acqua “potabile”.
Eppure l’Assessore, tempo addietro, lo ricordiamo letteralmente fuorioso per le schifezze che venivano fuori dai rubinetti di via Teano.
Ma ahinoi cambiano le amministrazioni, cambiano le bandiere e finanche le ideologie. L’unico punto fermo è la pessima qualità dell’acqua.
Limpida a giorni alterni o, più prosaicamente, in base al colore dell’amministrazione.
Chissà perché non si azzarda il nostro assessore a chiedere a Sorical per quale strano motivo l’impianto del Corace sia fermo ?
Chissà perché non si domanda il nostro “tranquillizzatore” se sia realmente rispettato il dettato del D.L.vo 31/2001 che non permette il peggioramento della qualità dell’acqua ?
Chissà perché il Sindaco, che della Catanzaresità ha fatto la sua bandiera, non si esprime sulle tariffe imposte ai Catanzaresi ?
Chissà perché il Sindaco non ha mai preteso il rispetto dei diritti dei Cittadini, limitandosi alle denunce sui social.
Basta farsi prendere in giro. È un gioco che non ci appassiona.
Non vogliamo innescare una social-guerra ma non vogliamo neppure che qualche pifferaio ci prenda per il naso.
Le storielle, se proprio ne avete voglia, andatele a raccontare a chi vede uscire dai propri rubinetti quello schifo.

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