(ndl) – Sono iniziati, ma solo formalmente, gli interrogatori delle 28 persone arrestate nel quadro dell’operazione Crisalide 3 condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro sul territorio di Lamezia Terme.
Nel mirino della magistratura guidata dal procuratore capo Nicola Gratteri ci sono i presunti affiliati e contigui alla cosca ‘Torcasio-Cerra-Gualtieri” considerata responsabile di un pesante traffico di droga e di una violenta attività estorsiva ai danni di commercianti ed imprenditori.
Nel mirino della magistratura guidata dal procuratore capo Nicola Gratteri ci sono i presunti affiliati e contigui alla cosca ‘Torcasio-Cerra-Gualtieri” considerata responsabile di un pesante traffico di droga e di una violenta attività estorsiva ai danni di commercianti ed imprenditori.
Si diceva non a caso ‘formalmente’ in quanto tutti i soggetti accusati, a parte il generico rigetto dei capi di imputazione, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Così infatti nella casa circondariale di Catanzaro Luigi Vincenzini (avv. Antonio Larussa) e Piero De Sarro ( avv. Giuseppe Di Renzo) hanno fatto scena muta;
a Vibo Valentia nessuna risposta da Antonio La Polla (avv.ti Antonio Larussa e Giuseppe Spinelli), Antonio Gullo (avv.ti Larussa e Tassone) e Pasquale Mercuri (avv. Larussa) e Salvatore Fiorino (avv. Teresa Bilotta);
nel carcere di Reggio Calabria interrogatori infruttuosi a Carlo Sacco, Filippo Sacco e Salvatore D’Agostino (avv. Antonio Larussa) e Nino Cerra (avv. Lucio Canzoniere).
a Cosenza infine anche Nicolas Izzo e Alessandro Trovato (avv. Antonio Larussa), Gianluca Adone (avv. Salvatore Cerra), Flavio Bevilacqua (avv. Francesco Amantea) e Pasquale Butera (avv. Ramona Gualtieri) non hanno risposto al giudice.
Proprio oggi, davanti al Gip di Terni, anche Francesca Falvo (avv. Larussa) che si trova agli arresti domiciliari si è avvalsa della medesima facoltà.
Nella prossima settimana si avranno gli esiti dei primi riesami già depositati.