Discoteca e opere abusive in un noto lido balneare di Catanzaro, due indagati

di Gabriella Passariello

Due fascicoli di inchiesta differenti, finite sulle scrivania di due diversi magistrati e riferiti a fatti commessi in distinti periodi temporali, accumunati dall’avere come oggetto presunte irregolarità commesse sia dal proprietario, che dal legale rappresentante della società Ametista srl sullo stabilimento balneare “Santa Fè Beach”.  I sostituti procuratori della Repubblica di Catanzaro Vito Valerio e Graziella Viscomi hanno chiuso le indagini rispettivamente a carico di Valerio Staffa, 39 anni e di Domenico Staffa, 67 anni, entrambi di Catanzaro nei cui confronti si ipotizzano, a vario titolo i reati di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo e intrattenimento e abusiva occupazione di spazio demaniale. Secondo le ipotesi accusatorie, Valerio Staffa in qualità di amministratore e legale rappresentante dell’“Ametista srl”, titolare dello stabilimento balneare “Santa Fè Beach club & Restaurant sito nel quartiere marinaro del capoluogo di regione in località Giovino, avrebbe tenuto aperto luoghi di pubblico spettacolo, trattenimento e ritrovo, senza avere osservato le prescrizioni dell’autorità a tutela dell’incolumità pubblica. In particolare, per il magistrato Vito Valerio, l’uomo avrebbe allestito una discoteca in un’area delimitata all’aperto, con attività di somministrazione di alimenti e bevande su una zona interessata da un’ordinanza di demolizione (ordinanza numero 3 del 12 aprile 2018 del settore edilizia privata) e in assenza del previsto nulla osta da parte della Commissione tecnica del Comune di Catanzaro. Avrebbe, quindi, arbitrariamente occupato uno spazio del demanio marittimo, impedendone l’uso pubblico, senza osservare i vincoli imposti sulla proprietà privata nelle zone prossime al demanio marittimo, occupando l’area adiacente al suo stabilimento balneare per una superficie pari a 6.258,69 metri quadrati. Fatti commessi il 6 maggio 2018. Domenico Staffa, “proprietario-istigatore della società Ametista srl”, con sede legale a Catanzaro, avrebbe invece occupato abusivamente 7.986,69 metri quadrati a fronte dei 1.728 ammessi con concessione demaniale numero 16 del 14 dicembre 2009, per una serie di opere: pavimentazione della zona relax e intrattenimento musicale, eseguita con elementi di cemento armato anziché di legno; manufatto in legno adibito a chiosco in forma esagonale anziché rettangolare; piccoli manufatti in legno, realizzazione di aiuole con messa in opera di una cisterna per la raccolta e lo smaltimento della rete fognante, 4.482,48 metri quadrati di area demaniale per realizzazione aree svago e tre gazebi in legno in forma esagonale. Fatti accertati  il 5 agosto 2015.  Gli indagati avranno 20 giorni di tempo per chiedere di essere sentiti dal pm titolare del fascicolo e compiere ogni atto utile per l’esercizio del diritto di difesa, prima che la Procura proceda con una citazione diretta a giudizio o un’archiviazione.

Due fascicoli di inchiesta differenti, finite sulle scrivania di due diversi magistrati e riferiti a fatti commessi in distinti periodi temporali, accumunati dall’avere come oggetto presunte irregolarità commesse sia dal proprietario, che dal legale rappresentante della società Ametista srl sullo stabilimento balneare “Santa Fè Beach”.  I sostituti procuratori della Repubblica di Catanzaro Vito Valerio e Graziella Viscomi hanno chiuso le indagini rispettivamente a carico di Valerio Staffa, 39 anni e di Domenico Staffa, 67 anni, entrambi di Catanzaro nei cui confronti si ipotizzano, a vario titolo i reati di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo e intrattenimento e abusiva occupazione di spazio demaniale. Secondo le ipotesi accusatorie, Valerio Staffa in qualità di amministratore e legale rappresentante dell’“Ametista srl”, titolare dello stabilimento balneare “Santa Fè Beach club & Restaurant sito nel quartiere marinaro del capoluogo di regione in località Giovino, avrebbe tenuto aperto luoghi di pubblico spettacolo, trattenimento e ritrovo, senza avere osservato le prescrizioni dell’autorità a tutela dell’incolumità pubblica. In particolare, per il magistrato Vito Valerio, l’uomo avrebbe allestito una discoteca in un’area delimitata all’aperto, con attività di somministrazione di alimenti e bevande su una zona interessata da un’ordinanza di demolizione (ordinanza numero 3 del 12 aprile 2018 del settore edilizia privata) e in assenza del previsto nulla osta da parte della Commissione tecnica del Comune di Catanzaro. Avrebbe, quindi, arbitrariamente occupato uno spazio del demanio marittimo, impedendone l’uso pubblico, senza osservare i vincoli imposti sulla proprietà privata nelle zone prossime al demanio marittimo, occupando l’area adiacente al suo stabilimento balneare per una superficie pari a 6.258,69 metri quadrati. Fatti commessi il 6 maggio 2018. Domenico Staffa, “proprietario-istigatore della società Ametista srl”, con sede legale a Catanzaro, avrebbe invece occupato abusivamente 7.986,69 metri quadrati a fronte dei 1.728 ammessi con concessione demaniale numero 16 del 14 dicembre 2009, per una serie di opere: pavimentazione della zona relax e intrattenimento musicale, eseguita con elementi di cemento armato anziché di legno; manufatto in legno adibito a chiosco in forma esagonale anziché rettangolare; piccoli manufatti in legno, realizzazione di aiuole con messa in opera di una cisterna per la raccolta e lo smaltimento della rete fognante, 4.482,48 metri quadrati di area demaniale per realizzazione aree svago e tre gazebi in legno in forma esagonale. Fatti accertati  il 5 agosto 2015.  Gli indagati avranno 20 giorni di tempo per chiedere di essere sentiti dal pm titolare del fascicolo e compiere ogni atto utile per l’esercizio del diritto di difesa, prima che la Procura proceda con una citazione diretta a giudizio o un’archiviazione.

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Raffaele Sainato, 55 anni è un professionista del mondo bancario, Nisi e Graziano: "C’è grande entusiasmo"
Il minore era stato aiutato da un passante che lo aveva riaccompagnato a casa, affidandolo alla madre. Per il padre è scattata la denuncia
I consiglieri Celia e Scarpino: "L’amministrazione Fiorita si conferma in prima linea sul fronte della prevenzione del dissesto ambientale"
E' stata la madre del bimbo dopo essersi accorta dell'errore ad accompagnarlo al al pronto soccorso. Del caso è stata informata la Procura
È quanto emerso dalle Assemblee organizzate dalla Coldiretti su tutto il territorio con la partecipazione record di oltre 50mila agricoltori
In centinaia per le vie della perla del Tirreno. Gli organizzatori precisano: "Non si tratta di una manifestazione contro lo Stato"
"Una separazione delle strade tra territori del Nord e territori del Meridione recherebbe gravi danni agli uni e agli altri"
Nella sua vettura diversi bagagli ed effetti personali che il giovane militare dell’Arma stava trasportando nella sua città natale
Condannati anche la compagna Elisabetta Tulliani, a 5 anni; 6 anni al padre Sergio e al fratello della donna, Giancarlo Tulliani
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved