di Gabriella Passariello- E’ arrivata al copolinea l’inchiesta sulla morte di Carlo Sestito, il pensionato morto all’ospedale Pugliese-Ciaccio il 7 settembre dell’anno scorso in seguito alle gravi ferite riportate a causa di un incidente stradale, avvenuto nel Catanzarese. Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Chiara Reale ha chiuso le indagini con contestuale informazione di garanzia nei confronti di Gerarda Mileto, 62 anni di Serra San Bruno, accusata di omicidio stradale. L’incidente risale al 19 luglio 2019, la donna stava percorrendo a bordo della sua Fiat Panda, via del Santuario, a Chiaravalle Centrale, quando ha perso il controllo dell’auto “per imprudenza, imperizia e violazione del codice della strada” investendo il pedone che si trovava a ridosso del margine della carreggiata in procinto di attraversare la strada .
Impatto fatale
Impatto fatale
Sestito ha impattato con lo specchietto retrovisore del lato destro della macchina, cadendo a terra. Un impatto fatale che gli ha provocato lesioni gravissime consistite in “Politrauma-emorragia cerebrale” come risulta dalla cartella clinica di ricovero del 19 luglio 2019 del reparto di Neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera Pugliese- Ciaccio. Un’emorragia, che non gli ha lasciato via di scampo, nonostante i tentativi di rianimarlo. Le sue condizioni di salute sono andate via via peggiorando e il cuore di Sestito ha smesso di battere dopo cinquanta giorni dal ricovero. Adesso l’indagata, assistita dall’avvocato Angela La Gamma, avrà venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogata dal pubblico ministero, titolare del fascicolo, rilasciare dichiarazioni spontanee e compiere ogni altro atto utile per l’esercizio del diritto di difesa, prima che il magistrato si determini con una richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione.