Lamezia, d’Ippolito (M5S): “No ad approvazione Psc”

Giuseppe d’Ippolito

Dal deputato del M5S Giuseppe d’Ippolito arriva un deciso alt all’approvazione del Psc di Lamezia Terme, che sarebbe imminente. Il parlamentare ha scritto al prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino, chiedendone il «risoluto intervento di verifica e, all’occorrenza, di pronta tutela degli interessi della comunità lametina, che deve avere i suoi organi elettivi e un Psc espressione, in ultimo, della mera volontà popolare». Per il parlamentare del Movimento 5 Stelle, stando a fonti accreditate la commissione straordinaria del Comune di Lamezia Terme «starebbe apprestandosi ad approvare il Psc proposto dalla precedente Amministrazione, caduta a seguito di scioglimento per infiltrazioni mafiose del Consiglio comunale dell’ente». Ciò, è rimarcato nella lettera, malgrado in senso contrario si siano «espresse tutte le forze politiche» locali, «chiedendo che il Psc sia approvato dal Consiglio comunale, che a breve sarà definito dalle prossime Amministrative.

Vi sono, poi, delle ragioni tecniche – ha proseguito il parlamentare – contro la suddetta approvazione, per la quale la Commissione straordinaria dovrebbe adempiere all’onere di rispondere a tutte le osservazioni di merito formulate a suo tempo da vari cittadini. Non si capisce, allora, come ciò possa avvenire. Peraltro l’adozione di uno strumento urbanistico così importante da parte di una Commissione straordinaria costituisce palese violazione dei diritti democratici, perché una volta vigente ci vorranno molti anni per poter introdurre eventuali modifiche od aggiustamenti». Secondo D’Ippolito, se la commissione straordinaria «procedesse nonostante le criticità testé riassunte, ancora una volta agirebbe in danno dei cittadini». «Nessuno – ha concluso l’esponente del M5S – sta richiedendo codesta determinazione. Si tenga conto, ancora, che nella fattispecie non c’è alcuna urgenza particolare, considerato che sono numerosissimi i Comuni calabresi che non hanno adottato un Psc, e tra questi i cinque capoluoghi di Provincia».

Vi sono, poi, delle ragioni tecniche – ha proseguito il parlamentare – contro la suddetta approvazione, per la quale la Commissione straordinaria dovrebbe adempiere all’onere di rispondere a tutte le osservazioni di merito formulate a suo tempo da vari cittadini. Non si capisce, allora, come ciò possa avvenire. Peraltro l’adozione di uno strumento urbanistico così importante da parte di una Commissione straordinaria costituisce palese violazione dei diritti democratici, perché una volta vigente ci vorranno molti anni per poter introdurre eventuali modifiche od aggiustamenti». Secondo D’Ippolito, se la commissione straordinaria «procedesse nonostante le criticità testé riassunte, ancora una volta agirebbe in danno dei cittadini». «Nessuno – ha concluso l’esponente del M5S – sta richiedendo codesta determinazione. Si tenga conto, ancora, che nella fattispecie non c’è alcuna urgenza particolare, considerato che sono numerosissimi i Comuni calabresi che non hanno adottato un Psc, e tra questi i cinque capoluoghi di Provincia».

Redazione Calabria 7

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