L’inflazione, la causa con il Comune di Vibo e 70mila euro per i palazzetti. Pippo Callipo: “Vi spiego tutto”

Il presidente smentisce l'ipotesi di un'iscrizione all'A2 femminile. Frecciata alla politica vibonese: "Nessun aiuto dagli enti locali"

Pippo Callipo ha rotto il suo lungo silenzio. Lo ha fatto ai microfoni di Radio Onda Verde intervistato a “Pagina Protetta” da Nicolino La Gamba. Dalla lunga chiacchierata via etere sono venute fuori un paio di notizie molto interessanti sulle quali riflettere e ripartire. La prima, la Tonno Callipo non parteciperà nella prossima stagione ad alcun campionato di Serie A. Niente Superlega maschile come ampiamente prevedibile e annunciato, ma neanche A2 femminile come più di qualcuno immaginava. Nessun passo indietro. Pippo Callipo ha ribadito il concetto a viva voce: “Ripartiremo dalla Serie B maschile”. Punto.

Il braccio di ferro con il Comune di Vibo

Il braccio di ferro con il Comune di Vibo

La seconda notizia è il braccio di ferro ancora in corso con il Comune di Vibo. “Siamo in causa per la Tari richiesta in maniera eccessiva ed illegittima”, le parole pronunciate da Pippo Callipo. Una battaglia che accomuna la squadra di volley a quella di calcio, la Tonno Callipo alla Vibonese. Le lamentele espresse sottotraccia da Pippo Caffo a più riprese sono le stesse emerse nell’intervista rilasciata a Nicolino La Gamba da Pippo Callipo. Paradossale quanto avviene a Vibo: il sindaco Maria Limardo celebra in pompa magna i successi dei giallorossi, premia la squadra in Comune ma non fa nulla per andare incontro alle istanze della società con la quale si scopre ora è in corso anche un contenzioso giudiziario. Stessa storia nel caso della Vibonese con un pignoramento sospeso dalla Commissione Tributaria provinciale.

“Ho speso 70mila euro per il solo affitto dei palazzetti”

Un altro dato che emerge riguarda la gestione dei due palazzetti che fanno della Volley Tonno Callipo uno dei principali contribuenti della città. Il club nell’ultima stagione ha speso 70mila euro solo per l’affitto senza contare i lavori di straordinaria manutenzione per rimettere a posto il PalaMaiata che è di proprietà della Provincia. “Non abbiamo ricevuto – ha sottolineato Callipo – nessun aiuto dagli enti locali”. Al contrario, amministratori e politici sono in prima fila quando c’è da festeggiare o fare selfie al fianco dei campioni giallorossi. Ovviamente con tanto di accredito in tribuna vip. Tanto paga Pippo Callipo.

Dal “triplete” al ritiro: tutta colpa dell’inflazione

Ma Pippo Callipo si è rotto le scatole di mettere le mani in tasca e nell’intervista a Radio Onda Verde ha spiegato perché non è più tempo di sperperare: “Dopo trent’anni di pallavolo non mi aspettavo di essere trattato così”, ha dichiarato riferendosi alle offese ricevute dopo l’annuncio del trasferimento del titolo di Superlega conquistato sul campo a suon di vittorie con tanto di “triplete” (campionato, Coppa Italia e Supercoppa nella stessa stagione) portato in bacheca. “In realtà ho dovuto farlo perché la crisi è dovuta all’aumento delle materie prime, dal tonno all’olio d’oliva, dalle scatolette al vetro. Oggi un litro d’olio all’ingrosso è arrivato a 6,5 euro e quando arriva una cisterna sembra che arriva una cassaforte”, ha spiegato Callipo. Ergo: l’azienda e i dipendenti prima della Superlega che sarebbe costata almeno 3milioni di euro. Un mondo evidentemente insostenibile per un bacino come quello calabrese e, in particolare, vibonese. Non a caso la Tonno Callipo non è il primo club che vince sul campo e poi rinuncia ad iscriversi. Qualcosa evidentemente non torna nel format cocciutamente voluto dalla Lega Volley ma questa è un’altra storia.

Il futuro non è rosa

A Vibo ora si interrogano su quale sarà il futuro della pallavolo con Callipo che deve difendersi anche dal fuoco amico rappresentato dai tifosi della Fossa Giallorossa: “E’ come una coltellata data alle spalle. Ci eravamo visti qualche giorno prima, come presidente ero andato a trovarli per spiegare la mia scelta e sembrava avessero capito. Ma io non porto rancore a nessuno. Adesso stiamo valutando cosa fare. Non esiste la A2 femminile, non è il momento per fare un nuovo progetto bisogna partire dalle fondamenta, Dobbiamo creare uno staff di vibonesi che ci aiuti a portare avanti la nostra Serie B maschile, potenziandola. Così potenzieremo anche il settore giovanile. Dobbiamo ricreare le basi per potere crescere, la contingenza economica negativa prima o poi passerà. Sono fiducioso”.

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