L’INTERVISTA | Cremaschi e il Pd di Elly Schlein visto da sinistra: “E’ un cambiamento finto” (VIDEO)

Il portavoce di Potere al Popolo a Catanzaro: "L'autonomia differenziata? Una mostruosità sociale. Serve più Stato, non centralismo regionale"

L’autonomia differenziata? Una mostruosità sociale. Il nuovo corso del Partito democratico a guida Elly Schlein? Un cambiamento finto. Giorgio Cremaschi, ex sindacalista e membro del coordinamento nazionale di “Potere al Popolo”, non ha dubbi e in un’intervista rilasciata ai microfoni di Calabria7 esprime tutte le sue perplessità su due dei principali argomenti di attualità dell’agenda politica italiana.

-Avete definito l’autonomia differenziata una secessione dei ricchi. Perché?

-Avete definito l’autonomia differenziata una secessione dei ricchi. Perché?

E’ una cosa che abbiamo già visto durante la pandemia con venti sistemi sanitari diversi e lo vediamo tutti i giorni con i  tagli a tutti i servizi pubblici. Si privatizza e si paga tutto. La secessione dei ricchi è una mostruosità sociale fatta nel momento peggiore in quanto il Paese in questo momento avrebbe bisogno di politiche sociali unitarie. Avrebbe bisogno di più Stato e non di centralismo regionale. Poi abbiamo una situazione di crisi economica che per il Mezzogiorno è catastrofica. E’ un’operazione stupida e feroce.

-Quali saranno le conseguenze per una regione povera quale la Calabria?

L’idea che la Calabria possa competere sul mercato mondiale attirando capitali – come dicono i leghisti – facendo esenzioni fiscali è una sciocchezza. La verità è che noi abbiamo uno Stato che nel passato ha fatto investimenti nel Mezzogiorno poi ha smesso di farlo e il risultato è stato la catastrofe sociale che noi viviamo adesso. E’ stata promessa che sarebbe arrivata chissà quale imprenditoria ma il privato non risolve nulla oggi, non ha la forza, non ha la capacità. Ci vuole un fortissimo intervento pubblico e l’autonomia differenziata lo cancella.

-Intanto dalla Calabria scappano via tutti. Come interrompere questo processo di desertificazione demografica e industriale?

Si può impedire intanto fermando questa autonomia differenziata che crea non solo emigrazione per andare a lavorare ma anche per andare a curarsi. Serve un piano nazionale di investimenti per il lavoro nel Mezzogiorno

-Elly Schlein è la nuova segretaria nazionale del Pd. Si parla di ritorno della sinistra radicale ma ad appoggiarla però sono gli stessi personaggi che hanno votato per il job act e per lo smantellamento della sanità pubblica e dello stato sociale. Non le pare una contraddizione?

In Italia siamo abituati alla costruzione di grandi operazioni di immagine che hanno un grande successo mediatico. Pensiamo a Renzi, a Salvini, ai Cinquestelle. Per me contano le cose concrete mentre le chiacchiere stanno a zero: se il Pd decide di cambiare posizione sulla guerra dicendo basta all’invio delle armi, questo è un cambiamento vero. Se invece si continua su questa strada significa essere sostanzialmente d’accordo con il governo Meloni e quindi si tratterebbe di un cambiamento finto.

-Ci sono le condizioni per avviare un dialogo con questo nuovo corso del Partito democratico?

Non c’è alcuna possibilità di dialogare con questo Pd. Noi siamo un’altra cosa e lo siamo radicalmente. La maggioranza della gente non va più a votare, non ci crede più, pensa che questo sistema politico e democratico sia totalmente truccato, fatto solo per una minoranza di massa più ristretta che ci crede o ha interesse a crederci. E’ un sistema che esclude e noi siamo tra gli esclusi. Noi lavoriamo per rovesciarlo questo sistema, non vogliamo entrarci.

-Il centrodestra governa l’Italia e diverse regioni italiane. Per voi è il male assoluto ma se così fosse perché il popolo continua a dare fiducia a Meloni, Salvini, Berlusconi e ai loro seguaci, Occhiuto compreso?

Io vedo che nelle ultime elezioni politiche ha votato il 60%, alle ultime regionali ha votato poco più del 40. Il dato vero è che la maggioranza della popolazione italiana ormai non crede più alla politica e alla possibilità di cambiare le cose con il voto. E’ un prodotto di questi ultimi trenta anni di politica in cui governi di destra o governi di centrosinistra si sono alternati per fare tutti le stesse identiche politiche. Quando lo spettacolo dell’alternanza è talmente finto che la maggioranza se ne accorge questo è il risultato. Dentro questa minoranza che vota prevale la destra, ma dentro questa minoranza. E’ bene sottolinearlo.

-In cosa consiste il concetto di opposizione sociale di massa?

Vuol dire riconoscere che in questo Paese c’è un malessere profondo e c’è una parte di questo Paese che lotta e che viene totalmente censurata dal sistema politico. L’Italia è l’unico Paese tra quelli ricchi che ha visto gli ultimi 30 anni diminuire i salari. Qualche spiegazione va data ma la discussione non è su questo. Opposizione sociale significa mettere in discussione il palazzo e organizzarsi per far valere i propri diritti. (mi.fa.)

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