La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiuso le indagini preliminari notificando contestualmente 54 avvisi di garanzia (LEGGI) nell’ambito di un’inchiesta condotta sul campo dai poliziotti della Digos. Il provvedimento, firmato dal sostituto procuratore Domenico Assumma, si riferisce all’attività investigativa iniziata nel corso del marzo 2020 dopo alcune manifestazioni, non preavvisate, indette da un movimento denominato “Ne’ destra ne’ sinistra, giustizia sociale avanti Catanzaro”.
Le ipotesi accusatorie
Le ipotesi accusatorie
I reati contestati, a vario titolo, sono quelli di aver promosso, in concorso, delle “riunioni in luogo pubblico o aperto al pubblico senza dare preventivo avviso al questore,resistenza a un pubblico ufficiale aggravato, porto di arma od oggetto atto ad offendere, Interruzione di un ufficioo servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità”. Gli indagati risultano residenti in diverse città della Calabria e non solo nel comune capoluogo di regione. C’è chi è arrivato dall’entroterra catanzarese, chi dal Cosentino e chi anche dal Vibonese per partecipare alla manifestazione finita nel mirino degli investigatori della Digos che hanno indagato sotto il coordinamento della Procura diretta da Nicola Gratteri.
I nomi degli indagati
Emanuele Platì 36 anni di Tiriolo; Massimiliano Gianfranco Monterosso 47 anni di Catanzaro; Carmelo Laface 44 anni di Catanzaro; Stefano Mellea 39 anni di Catanzaro; Giuseppe Ranieri 46 anni di Catanzaro; Roberto Rizza 38 anni di Catanzaro; Antonio Alfieri 41 anni di Catanzaro; Antonio Jiritano 67 anni di Catanzaro; Giancarlo Silipo 46 anni di Catanzaro; Vittorio Sacco 41 anni di Sellia Martina; Stefano Mancuso 37 anni di Rende; Ferdinando Gentile 36 anni di Cosenza; Vittoria Morrone 28 anni di Dipignano; Saverio Bartoluzzi 37 anni di Pizzo Calabro; Giacchino Di Maio 41 anni di Catanzaro; Gaetano Azzinaro 41 anni di Carolei; Fabio Saliceti 42 anni di Catanzaro; Simone Manfredi 38 anni di Catanzaro; Vincenzo Sestito 37 anni di Catanzaro; Rino Gemelli 33 anni di Perugia; Andrea Trombetta 31 anni di Catanzaro; Kevim Costantino 30 anni di Catanzaro; Simone Mumoli 22 anni di Catanzaro; Andrea Corrado 42 anni di Borgia; Felice Adriani 52 anni di Cosenza; Dario Altimari 35 anni di Cosenza; Francesco Azzinaro 41 anni di Cosenza; Francesco Bevilacqua 49 anni di Cosenza; Antonino Campennì 52 anni di Rose; Stefano Catanzariti 31 anni di Dipignano; Agata Colao 39 anni di Cotronei; Domenico Cortese 35 anni di Tropea; Jessica Cosenza 26 anni di Laino Castello; Antonio Luca De Brasi 51 anni di Bonifati; Simone Manfredi 28 anni di Catanzaro; Giancarlo De Marco 30 anni di Trebisacce; Francesca De Rose 22 anni di Cosenza; Alfredo Grazioso 50 anni di Cosenza; Simone Gugliemelli 27 anni di Cosenza; Francesco Iacchetta 70 anni di Grimaldi; Giovanni Iantorno 45 anni di Cosenza; Gabriele Manna 30 anni di Cosenza; Emanuele Marangolo 26 anni di Rocca di Neto: Roberto Martino 56 anni di Cosenza; Tiziana Mirabelli 46 anni di Cosenza; Francesco Noto 44 anni di Rovito; Roberto Panza 28 anni di Castrolibero; Federica Policaro 25 anni di Stefanaconi; Mario Pullano 30 anni di Pentone; Luisa Saccà 26 anni di Rende; Manuel Siccia 23 anni di Pietrafitta (Cs); Marta Sicoli 41 anni di Cosenza; Nando Luca Spinelli 52 anni di Bonifati; Silverio Tucci 41 anni di Rende. Gli indagati avranno ora venti giorni di tempo per presentare memorie difensive, produrre documenti o chiedere al pubblico ministero di essere interrogati per chiarire la propria posizione.
