“Gli accordi con la Libia vanno interrotti, soprattutto va recisa ogni forma di supporto alla guardia costiera di un Paese in guerra, sul cui territorio sono allestiti campi di tortura e da cui donne, uomini e bambini scappano spesso in fin di vita”.
Ad affermarlo è la parlamentare del PD, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: “Ho già firmato insieme ad altri una risoluzione che va verso questa soluzione: la mia posizione è nota da tempo, sin dalla passata legislatura e la ribadirò nella assemblea del gruppo PD di domani: sui diritti umani non si media”.
Ad affermarlo è la parlamentare del PD, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: “Ho già firmato insieme ad altri una risoluzione che va verso questa soluzione: la mia posizione è nota da tempo, sin dalla passata legislatura e la ribadirò nella assemblea del gruppo PD di domani: sui diritti umani non si media”.
“Alla guardia costiera libica va sottratta la gestione dei flussi di migranti nel canale di Sicilia.
Un Paese in guerra – spiega la parlamentare PD- non è un porto sicuro come stabilisce il diritto internazionale. È venuto il momento che L’Italia e l’Europa si assumano la responsabilità collettiva di favorire uno sbocco democratico al caos libico per uscire dal ricatto dei vari signori della guerra che usano i migranti, che torturano nei loro lager, come moneta di scambio internazionale. Ogni accordo che non preveda la garanzia dei diritti umani in Libia – afferma l’on. Bruno Bossio- è non solo moralmente inaccettabile ma anche politicamente controproducente. Questo è il tema. Chiudiamo il rubinetto degli aiuti che i ras libici usano per alimentare il loro potere e l’instabilità libica, garantiamo la vita degli innocenti”.
Redazione Calabria 7