Omicidio Fiorillo a Vibo, una condanna ed un’assoluzione

Donna aggredita a Soverato

Una condanna ed un’assoluzione.

Questa la sentenza con rito abbreviato del gup del Tribunale di Vibo Valentia, Tiziana Macrì, nel processo per l’omicidio di Francesco Fiorillo, commesso il 15 dicembre del 2015 a Longobardi (frazione di Vibo), non distante dalla Stazione ferroviaria di Vibo-Pizzo. A 16 anni di reclusione è stato condannato Arcangelo Michele D’Angelo, di 30 anni, di Piscopio, difeso dagli avvocati Guido Contestabile e Marco Talarico. All’imputato sono state riconosciute le circostanze attenuanti generiche.

Questa la sentenza con rito abbreviato del gup del Tribunale di Vibo Valentia, Tiziana Macrì, nel processo per l’omicidio di Francesco Fiorillo, commesso il 15 dicembre del 2015 a Longobardi (frazione di Vibo), non distante dalla Stazione ferroviaria di Vibo-Pizzo. A 16 anni di reclusione è stato condannato Arcangelo Michele D’Angelo, di 30 anni, di Piscopio, difeso dagli avvocati Guido Contestabile e Marco Talarico. All’imputato sono state riconosciute le circostanze attenuanti generiche.

Assolto per non aver commesso il fatto, invece, Saverio Ramondino, di 27 anni, di Vibo Valentia, assistito dall’avvocato Francesco Sabatino. Per entrambi gli imputati, il pm Concettina Iannazzo aveva chiesto la condanna a 18 anni di reclusione. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia ed hanno già portato in un separato processo alla condanna di Antonio Zuliani, 28 anni, di Piscopio, a 14 anni di reclusione al termine di un separato processo. Si indaga ancora per far luce sul movente legato al fatto di sangue.

Redazione Calabria 7

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