“Siamo al lavoro, anche in queste ore, per ultimare il piano per il Sud e licenziarlo il prima possibile insieme con il presidente Conte e tutto il governo. Dobbiamo lavorare per affrontare tutte le emergenze che vive il Sud ma anche per dare una prospettiva almeno decennale”. Lo ha detto il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano, che oggi a Crotone ha preso parte ad una iniziativa elettorale a sostegno del candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra, Pippo Callipo.
“Se i giovani se ne vanno dal Sud – ha spiegato Provenzano – non è solo per la mancanza di lavoro. Quella molto spesso c’è anche nel resto del Paese. Se ne vanno perché non intravedono quale sarà il futuro di questi territori da qui a 10, 20 anni. Dobbiamo parlare anche di questo anche in una realtà come il Crotonese, che è spesso un’area isolata per le infrastrutture, ma vorrei dire anche un po’ politicamente. Questo è un territorio che spesso è uscito dai radar della politica nazionale ed invece bisogna inserirlo nella strategia di sviluppo dell’intero Sud”.
“Se i giovani se ne vanno dal Sud – ha spiegato Provenzano – non è solo per la mancanza di lavoro. Quella molto spesso c’è anche nel resto del Paese. Se ne vanno perché non intravedono quale sarà il futuro di questi territori da qui a 10, 20 anni. Dobbiamo parlare anche di questo anche in una realtà come il Crotonese, che è spesso un’area isolata per le infrastrutture, ma vorrei dire anche un po’ politicamente. Questo è un territorio che spesso è uscito dai radar della politica nazionale ed invece bisogna inserirlo nella strategia di sviluppo dell’intero Sud”.
“Arrivando – ha detto ancora l’esponente Pd – mi sono fatto l’idea che il primo compito è rompere l’isolamento infrastrutturale che mina non solo le potenzialità di sviluppo dell’area ma soprattutto dà l’idea che è più facile andare lontano piuttosto che arrivare a prendere l’aereo a Lamezia, ed è inaccettabile”.
Tornando a parlare del piano per il Sud, Provenzano ha affermato che “alcune cose le abbiamo iniziate a fare con la legge di Bilancio. Si diceva per esempio che bisognava riequilibrare gli investimenti pubblici nel Mezzogiorno ma era un principio ideale, adesso con la legge di Bilancio di quest’anno è diventato un impegno cogente per le amministrazioni, che ex ante devono ripartire le risorse nel rispetto del riequilibrio territoriale. Questo consente alle risorse europee, ai fondi di viluppo e coesione che devo amministrare di essere realmente aggiuntivi per fare recuperare quel divario che è essenziale non solo per lo sviluppo del Sud ma di tutto il Paese”.
Redazione Calabria 7