Ultimo consiglio comunale della sindaca uscente Maria Limardo. La riunione è andata di scena in un’aula consiliare piuttosto spenta. Di importante sul piano politico gli interventi dei consiglieri Giuseppe Cutrulla’ (Città Futura) e Domenico Santoro (M5S) i quali hanno movimentato la seduta che, molto probabilmente, segna la fine del mandato amministrativo della sindaca Limardo.
In particolare ha fatto rumore, creando una certa irritazione tra i consiglieri di Forza Italia, l’intervento fuori dai denti dall’esponente di “Città Futura”: la lista messa in campo dall’ex consigliere regionale Vito Pitaro. Cutrulla’ nel suo j’accuse ha puntato il dito contro gli Azzurri i quali hanno avuto la responsabilità di mollare gradualmente l’inquilina di palazzo “Luigi Razza” fino alla sua mancata ricandidatura. “Negli anni di governo della città capoluogo – ha sottolineato – hanno cambiato pelle dimostrandosi inaffidabili sul piano politico. Abbiamo rotto l’alleanza e ritirato i nostri assessori dalla Giunta perché gli accordi venivano puntualmente disattesi. Il partito fondato da Berlusconi non era più quello che avevamo conosciuto all’inizio della campagna elettorale che ha portato alla vittoria la Limardo”.
L’esponente di “Città Futura” nel manifestare totale apprezzamento alla prima cittadina ha ricordato che gli esponenti di punta degli Azzurri negli anni di governo, in più di un’occasione, hanno manifestato una certa intolleranza nelle scelte degli assessori in quota alla lista civica fondata da Pitaro. “Non ci si trovava – ha aggiunto – d’accordo su nulla. Abbiamo avuto con i nostri alleati scontri durissimi. Personalmente ho sempre apprezzato la sindaca che ha sempre dimostrato professionalità e competenza. Per me resta la migliore”.
Di tutt’altro tenore l’intervento del Pentastellato Santoro il quale ha “bocciato” senza mezzi termini l’intera attività amministra della governance di centrodestra. La seduta si è conclusa con gli interventi dei consiglieri Stefano Soriano (Pd), Stefano Luciano (Azione) e Nico Console (Con Vibo per Vibo). Luciano e Console nei loro interventi convergono su una battaglia comune che è quella di bloccare il trasferimento del Reparto di prevenzione e crimine in un’altra sede. Si spera che ci sia il tempo per poterlo fare.