Vibo come Gomorra, tentato omicidio in pieno centro ripreso dalle telecamere

Ha un volto l'autore del ferimento che sarebbe al momento irreperibile. Il procuratore Falvo: "Episodio inaccettabile"

di Mimmo Famularo – Prima la lite per motivi assai banali, poi il colpo di pistola, il ferimento e il sangue che scorre a terra. Tutto immortalato dalle telecamere di videosorveglianza. Vibo per una notte è sprofondata nuovamente nell’incubo e in piazza Morelli si è assistito a scena simili a quelle di Gomorra. A fare da teatro a un episodio che il procuratore Camillo Falvo ha definitivo “gravissimo” un vicolo della salita che collega corso Vittorio Emanuele a corso Umberto I. E’ qui che un gruppo di ragazzi si raduna, gesticola, discute animatamente. Le testimonianze in tal senso sono univoche: il diverbio nasce forse per un problema di circolazione stradale, si amplifica a dismisura e dalle parole si passa ai fatti. Protagonisti due giovani, già noti alle forze dell’ordine. In mezzo gli amici che cercano di sedare gli animi e di ricomporre la frattura. La colluttazione va avanti e spunta anche una pistola dalla quale parte il proiettile che ferisce al torace Domenico Catania, 32 anni, il giovane rimasto ferito e poi trasportato in ambulanza all’ospedale di Vibo Valentia dove si trova attualmente ricoverato. Non più in pericolo di vita ma comunque ancora in prognosi riservata.

Il procuratore Falvo: “Episodio inaccettabile”

Il procuratore Falvo: “Episodio inaccettabile”

“E’ inaccettabile – ha detto il procuratore Falvo – che si possa sparare per risolvere delle questioni futili e per giunta in una piazza”. La risposta della Procura di Vibo e dei carabinieri è in dirittura d’arrivo e le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Ciro Lotoro con la supervisione del procuratore Falvo, prossime alla svolta: già individuati i protagonisti della vicenda. Ha un nome, un cognome e un volto l’autore del ferimento che sarebbe al momento irreperibile. Nessun dubbio sul movente: non un agguato di ‘ndrangheta ma una lite per futili motivi sfociata nel sangue. I carabinieri del Reparto operativo di Vibo guidati dal colonnello Alessandro Corda hanno le idee chiare e puntano a chiudere il cerchio già nelle prossime ore. La svolta nei filmati delle telecamere di videosorveglianza e mentre chi ha assistito alla scena dal vivo  si è mostrato reticente a collaborare con gli investigatori fornendo pochi elementi alla ricostruzione del caso avvenuto a due passi da un noto locale notturno tra i più frequentati nel corso della movida vibonese.

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