E’ durato complessivamente un’ora e mezza l’interrogatorio di garanzia per Ieso Marinaro e Daniela Paonessa, destinatari di una misura cautelare agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Dda guidata da Nicola Gratteri, nome in codice “Basso Profilo”. Accompagnati dall’avvocato Vincenzo Varano, i due indagati, considerati dalla Procura distrettuale teste di legno, prelevatori di soldi nelle società aperte dall’imprenditore Umberto Gigliotta, hanno fornito la loro versione dei fatti, contestando le accuse, che gli vengono mosse e che vanno dall’ associazione a delinquere di tipo mafioso, al riciclaggio, all’intestazione fittizia di beni e alla distrazione dei fondi. Il legale difensore ha chiesto al giudice per le indagini preliminari Alfredo Ferraro, firmatario dell’ordinanza che ha portato all’esecuzione di 50 misure cautelari, la revoca degli arresti domiciliari. Intanto la Dda ha nominato un consulente informatico dell’Università di Napoli, che dovrà estrapolare tutti i contenuti informatici, i file, sequestrati agli indagati cautelati.