di Danilo Colacino – No. Non basta. Ma forse, e ribadiamo forse, aiuta.
Parliamo come ovvio della lotta serrata – una guerra senza quartiere, in realtà – al temibile Coronavirus che si combatterebbe con il caldo e il calore in generale (anche se non esistono ancora evidenze scientifiche incontrovertibili a riguardo) di temperature esterne intorno ai 27 gradi centigradi.
Parliamo come ovvio della lotta serrata – una guerra senza quartiere, in realtà – al temibile Coronavirus che si combatterebbe con il caldo e il calore in generale (anche se non esistono ancora evidenze scientifiche incontrovertibili a riguardo) di temperature esterne intorno ai 27 gradi centigradi.
Quelli che potrebbero arrivare nella prima decade di marzo, ovvero già da dopodomani, in modo del tutto inatteso ma assai ben accetto dopo la neve in montagna (e i conseguenti rigori invernali più a valle) di queste ultime ore, su tutta l’Italia e in particolare al Sud.
Attenzione, però, la media che si dovrebbe registrare è di 24 gradi, ma localmente e in particolare lungo le coste calabresi con punte ancora più alte.
Il problema è che l’ondata di temperature anomale e parecchio alte per l’attuale periodo potrebbe avere durata assai breve.
Si spera, tuttavia, in un anticipo di primavera con magari qualche altra ‘bolla africana’ fuori stagione nelle prossime settimane su tutto il Paese e la Calabria, oltre al resto del Mezzogiorno, così quantomeno da contenere in qualche maniera la propagazione del pericoloso Covid-19.
Foto: ilMeteo.it