I bambini che frequentano gli asili nido in Italia, sotto i 3 anni di età, rappresentano appena il 26,3 per cento. I dati, in base alle ultime rilevazioni di un report dell’Istat, parlano chiaro. Si tratta di un valore decisamente inferiore alla media europea che si attesta invece al 35,3%. Addirittura al di sotto del target richiesto dall’Unione europea, vale a dire il 33%. “La copertura del 26% dei bimbi tra zero e tre anni – è scritto nella ricerca statistica – presenta forti differenze tra Nord e Sud e il saldo è negativo per il Sud. Campania e Calabria occupano gli ultimi posti della classifica, ferme sotto l’11% di copertura.
Costo e posti disponibili
Costo e posti disponibili
Oltre all’assenza di posti disponibili, l’altra variabile che spaventa i genitori è quella legata al costo. Le famiglie con due redditi possono permettersi di iscrivere i bambini all’asilo nido. Il reddito netto annuo delle famiglie con bambini iscritti al nido è di 24.213 euro, contro un reddito medio di 17.706 euro delle famiglie che non si rivolgono ad una struttura educativa. I tassi di frequenza aumentano quasi sempre all’aumentare della fascia di reddito delle famiglie. I fondi del Pnrr (Piano nazionale ripresa resilienza) potrebbero invertire la tendenza, visto che per i nidi è previsto uno stanziamento di oltre 3 miliardi di euro. L’attuale copertura del 26,6% dovrebbe passare entro l’anno 2025 al 45,5%.