Manca una manciata di giorni alla scadenza del 1° maggio, quando i partiti dovranno presentare ufficialmente le liste con i nomi dei candidati in corsa per un seggio all’Europarlamento. Ecco i “big” che hanno già sciolto la riserva o potrebbero farlo a breve.
I giochi nel centrodestra: Tajani, Meloni e… Vannacci
Il primo a rompere gli indugi è stato Antonio Tajani che lo scorso 20 aprile ha annunciato che sarà capolista di Forza Italia in tutte le circoscrizioni, tranne le Isole dove gli azzurri punteranno su Caterina Chinnici, la figlia del magistrato ucciso da Cosa Nostra nel 1983. Tajani sarà quindi capolista anche nella circoscrizione Sud, Calabria ovviamente compresa. Nelle ultime ore ha sciolto gli ultimi nodi anche Giorgia Meloni che da Pescara in chiusura dell’assemblea programmatica di Fratelli d’Italia ha annunciato: “Ho deciso di scendere in campo per guidare le liste di Fratelli d’Italia in tutte le circoscrizioni elettorali”. Sarà capolista anche al Sud in un derby all’ultimo voto con il vice premier Antonio Tajani. Salvo dietrofront non ci sarà lo “scontro diretto” con il leader della Lega Matteo Salvini che ha già annunciato con largo anticipo la volontà di non candidarsi in prima persona. In tutte le circoscrizioni correrà con i colori del Carroccio Roberto Vannacci che tuttavia non sarà capolista. Salvini punta a racimolare così circa 800mila voti. Tanto varrebbe – secondo quanto si racconta in ambienti di via Bellerio – la presenza del generale che, nelle ultime ore, ha tuttavia generato un altro vespaio di polemiche. Ma questa è un’altra storia.
Schlein candidata ma non al Sud e Calenda punta al ruolo di anti-Meloni
Giochi fatti nel Partito democratico. La segretaria Elly Schlein ha annunciato la sua discesa in campo nella sfida per le Europee: “Sono disponibile a dare una mano con spirito di servizio, mi candido a dare una spinta a questa meravigliosa squadra e a un progetto di cambiamento del Pd e del Paese”. Correrà come capolista al Centro e nelle Isole. Al Sud ci saranno ai primi due posti l’ex giornalista Rai Lucia Annunziata e il sindaco di Bari Antonio Decaro. La leader di +Europa Emma Bonino, eurodeputata per 4 legislature tra il 1979 e il 2006, correrà come capolista nella circoscrizione Nord-ovest per la lista Stati Uniti d’Europa. Matteo Renzi non si candiderà e ha annunciato gli altri capolista: al Nord Est Graham Watson (Alde), Centro Giandomenico Caiazza (ex presidente delle Camere Penali), Sud il segretario Psi Enzo Maraio, nelle Isole Rita Bernardini dei radicali. Il leader di Azione Carlo Calenda, già europarlamentare tra il 2019 e il 2022, dopo l’annuncio di Meloni ha scelto di “rispondere a questa sfida antieuropea mettendosi direttamente in gioco. Io ed Elena Bonetti abbiamo deciso di accettare la sfida e candidarci insieme in tutte le circoscrizioni”.
Conte non si candida e a sinistra c’è Mimmo Lucano
Ha confermato di non candidarsi alle elezioni Europee Giuseppe Conte: “Nella nostra comunità non è pensabile che uno esibisca il nome sulla scheda e poi non sia conseguente. Per noi è una presa in giro dei cittadini. Non è una questione di Schlein, ma anche di Meloni e altri leader. Farlo per acquisire qualche voto in più per noi è impensabile. Io non sarò candidato”. Il leader del M5S ha poi annunciato la candidatura di Carolina Morace, ex calciatrice e allenatrice ma nella circoscrizione del Sud si punta tutto su Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps. Al momento resta incerta una discesa in campo dei leader di Alleanza Verdi/Sinistra Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, entrambi deputati. Nei giorni scorsi invece il gruppo ha annunciato la candidatura di Ilaria Salis, l’insegnante lombarda da 13 mesi in carcere a Budapest, in Ungheria. Non correrà al Sud dove Verdi e Sinistra Italiana punteranno su un’altra icona dei progressisti: l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano che tenterà così di esportare a Bruxelles la sua idea di accoglienza sui migranti.