di Bruno Mirante – “Enrico Letta e Nicola Irto rappresenteranno il Pd al tavolo nazionale della coalizione di centrosinistra, fortemente voluto dal leader dei Cinque stelle Giuseppe Conte. All’unanimità il partito democratico regionale e la coalizione di centrosinistra, ad eccezione di Articolo 1, ha deciso di chiedere a Irto di guidare, attraverso la sua conoscenza con la Calabria, il confronto al tavolo di coalizione. Irto ha deciso di guidare il processo politico in Calabria che delineerà il futuro del centrosinistra e di questa terra. Ha assunto una nuova responsabilità, quella di leader: Irto è il riferimento del partito nazionale in Calabria”. E’ questo, in sintesi, il messaggio consegnato alla stampa, nel corso di una conferenza che si svolta in un hotel di Gizzeria, dal responsabile Enti locali della segreteria nazionale del Pd Francesco Boccia che ha inteso incontrare i giornalisti, accompagnato dal commissario regionale Stefano Graziano, per fare il punto sulla “due giorni calabrese” fortemente voluta da Letta per provare a sbrogliare la matassa dopo l’annunciato ritiro dalla corsa per le regionali del vicepresidente del Consiglio regionale.
Boccia ha riferito di aver incontrato i rappresentati dei partiti e delle liste presenti in Consiglio regionale che avevano sostenuto la candidatura di Pippo Callipo (che ha ringraziato per il grande contributo offerto al centrosinistra) trovando unanime consenso sull’esponente del Pd. L’ex ministro ha incontrato inoltre i sindacati e nel corso della conferenza stampa ha denunciato la mancata convocazione da parte del governo regionale delle rappresentanze sindacali per individuare strumenti in grado di incidere sul triste fenomeno delle morti sul lavoro. “La Calabria – ha osservato – per noi è una vertenza nazionale, facciamo nostro il manifesto pubblicato dai sindacati per il Primo maggio. Quelle battaglie, a partire quella della sicurezza sul lavoro, saranno le nostre battaglie. Non basta manifestare vicinanza alla vittime delle morti sul lavoro bisogna creare le condizioni perché non si manifestino più”. “La Calabria si cura con il lavoro – ha aggiunto Boccia – ma anche costituendosi parte civile contro chi ha depredato questa terra”. E ancora: “Il candidato del centrodestra sarò scelto come “candidato di risulta” sulla base di accordi tra i partiti. Per noi la Calabria viene prima di tutto e il candidato presidente sarà deciso dai calabresi”.
Boccia ha riferito di aver incontrato i rappresentati dei partiti e delle liste presenti in Consiglio regionale che avevano sostenuto la candidatura di Pippo Callipo (che ha ringraziato per il grande contributo offerto al centrosinistra) trovando unanime consenso sull’esponente del Pd. L’ex ministro ha incontrato inoltre i sindacati e nel corso della conferenza stampa ha denunciato la mancata convocazione da parte del governo regionale delle rappresentanze sindacali per individuare strumenti in grado di incidere sul triste fenomeno delle morti sul lavoro. “La Calabria – ha osservato – per noi è una vertenza nazionale, facciamo nostro il manifesto pubblicato dai sindacati per il Primo maggio. Quelle battaglie, a partire quella della sicurezza sul lavoro, saranno le nostre battaglie. Non basta manifestare vicinanza alla vittime delle morti sul lavoro bisogna creare le condizioni perché non si manifestino più”. “La Calabria si cura con il lavoro – ha aggiunto Boccia – ma anche costituendosi parte civile contro chi ha depredato questa terra”. E ancora: “Il candidato del centrodestra sarò scelto come “candidato di risulta” sulla base di accordi tra i partiti. Per noi la Calabria viene prima di tutto e il candidato presidente sarà deciso dai calabresi”.
“Ciconte? Spero che ci darà una mano”
Boccia ha ripercorso l’esperienza pugliese che ha visto emergere una intera generazione di politici grazie al decisivo contributo di intellettuali di primo piano, “senza i quali io, Nichi Vendola, Antonio De Caro e Michele Emiliano non ci saremmo”. In questa direzione si è espresso in merito allo storico e docente universitario Enzo Ciconte (dato dagli osservatori politici come papabile alternativa ad Irto) auspicando che darà il suo contributo: “Ciconte – ha detto – è un pezzo di storia della sinistra, dei progressisti e della lotta alla ‘ndrangheta. Mi piacerebbe che ci aiutasse, che lavorasse al fianco di Irto per costruire un campo largo”.
“Magorno dica che dialoga con la destra”
“Fuori dal centrosinistra – ha affermato Boccia – c’è solo la destra dei fili spinati. Magorno sarebbe più onesto se dicesse ai calabresi che è alleato con la destra”. In riferimento alle elezioni pugliesi Boccia ha rimarcato che anche in occasione di quelle regionali, Italia Viva scelse di andare da sola ma il candidato, l’ex sottosegretario Scalfarotto, andò poco oltre l’1%.
Graziano: “Alternativi al populismo”
In apertura dell’incontro il commissario Graziano si è soffermato sulla rottura tra Tansi e De Magistris: “Dimostra che l’ “io” non supera mai il “noi”, il Pd è una forza responsabile e riformista alternativa al populismo. Dall’altra parte vediamo un centrodestra confusionario che non porta soluzioni per la Calabria”. Graziano ha definito positivo l’intervento di Giuseppe Conte ma ha rimarcato: “Vogliamo la partecipazione dal basso e il coinvolgimento dei cittadini mediante le primarie”. Il commissario, in conclusione ha sottolineato la “forte attenzione nei confronti della Calabria dalla segreteria nazionale guidata da Letta “.
