di Gabriella Passariello – Avrebbe perseguitato, molestato, pedinato l’ex moglie, minacciando di morte anche il bimbo, frutto della loro unione. Il giudice del Tribunale monocratico di Catanzaro Antonella De Simone ha condannato C. B. ex carabiniere, 58enne, accusato di stalking, a otto mesi di reclusione. Una storia di vessazioni durata due anni (dal 2013 al 2015) con continue violenze subite dalla ex e dai genitori di lei abitanti nello stesso edificio a Sellia Marina, nel Catanzarese.
L’incubo durato due anni
L’incubo durato due anni
Secondo le ipotesi di accusa, l’uomo avrebbe causato loro uno stato di agitazione, di paura, tale da temere per la loro vita e per quella del bambino, definito bastardo da suo padre. In un’occasione aveva finanche minacciato la sua ex di gettarlo a mare. Un incubo, che li ha costretti a cambiare le loro abitudini di vita, perché l’uomo alla fine della loro storia non riusciva proprio a rassegnarsi. Sarebbe andato la notte a casa della sua ex e dei suoi genitori, l’avrebbe pedinata con l’auto in ufficio, mimandole il gesto con la pistola e chiesto ai colleghi di lei informazioni circa i suoi spostamenti. Una storia finita in un’aula di Tribunale con la condanna in primo grado dell’ex carabiniere per stalking.