Il Tribunale di Catanzaro ha scarcerato i presunti vertici e promotori dello Stato Teocratico Antartico di San Giorgio scoperto nel corso delle indagini culminate nell’operazione “L’isola che non c’è” e che nel 2021 fece luce su quella che gli inquirenti definirono un’associazione a delinquere che dietro alla creazione di un ipotetico stato indipendente avrebbe promesso sgravi fiscali e titoli nobiliari. Secondo i giudici del tribunale del capoluogo calabrese, che ha deciso che gli indagati possano attendere il processo da persone libere, non vi sarebbero più le esigenze cautelari e rischi di reiterazione del reato.
Indagati tornano in libertà
Indagati tornano in libertà
Sono così tornati in libertà il presidente, il senatore e il segretario dell’autoproclamato Stato Teocratico: revocate quindi le misure cautelari ad Enrico Gambini (57 anni), commercialista di Teramo; e a Nicola Pistoia (65), catanzarese, considerato il senatore dello Stato di San Giorgio. Passano invece dagli arresti domiciliari all’obbligo di dimora nel comune di rispettiva residenza e di presentazione alla Polizia giudiziaria due volte alla settimana, Fabrizio Barberio (51 anni), di Catanzaro, considerato il segretario dello Stato antartico; e Damiano Bonvetre (72), di Alcamo, ritenuto invece il promotore e organizzatore di una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e riciclaggio. L’anno scorso erano già usciti dal processo, invece, l’ex generale della Guardia di Finanza Mario Farnesi e la moglie Paola Dalle Luche, entrambi viareggini ma residenti a Todi e che all’inizio delle indagini erano accusati di truffa ma che hanno poi chiarito le loro posizioni.