Catanzaro in B, da Vivarini a Vandeputte: tutti i protagonisti della cavalcata giallorossa

Dalla solidità difensiva alla prolificità devastante dell'attacco: così è nata la favola del Catanzaro, che dopo 19 anni torna nel calcio che conta

Al terzo piano del calcio italiano c’è una squadra che macina record su record e che oggi ha conquistato una storica promozione in Serie B. 27 vittorie, 5 pareggi e 1 sconfitta, con ben 88 gol segnati (quasi una media di 3 a partita) e soli 13 subiti. 86 punti in classifica, di cui 51 messi assieme nel girone d’andata: mai nessun’altra squadra del raggruppamento meridionale era mai riuscita a racimolare così tanti punti nella prima parte di stagione. Il trend del Catanzaro è stato sin dall’inizio insostenibile per gli avversari, un dominio certificato anche dal distacco nei confronti delle due più temibili rivali come i corregionali del Crotone, a -16, e Pescara, scivolato addirittura a -26. Impietoso, in tal senso, è anche il paragone con i pari categoria: nel girone A la capolista Feralpisalà ha 58 punti, il girone B è comandato dalla Reggiana a quota 72.

Programmazione e investimenti

Programmazione e investimenti

Statistiche pazzesche ma che partono da lontano, con una programmazione nel medio periodo e che hanno condotto alla tanto agognata promozione in Serie B. Artefice della rinascita dei giallorossi il tecnico Vivarini, che dopo esser stato ad un passo dall’Avellino nell’ottobre del 2021, nel dicembre successivo fu ufficializzato proprio dal Catanzaro come nuovo tecnico. Già nella passata stagione, con il suo arrivo, si era vista una grande differenza, tanto da far risalire la squadra in classifica e chiudere al secondo posto a -8 da un Bari che aveva chiuso già da tempo la pratica campionato. Grazie alla fiducia incondizionata riposta dalla dirigenza, Vivarini (vero e proprio allenatore manager, sempre coinvolto in fase decisionale sul mercato) ha sempre saputo mettere nelle giuste condizioni le grandi individualità del Catanzaro attraverso un gioco corale, concreto e spettacolare, in grado di dominare il gioco ma anche di combattere quando è giusto farlo. Capace di andare in gol con una manovra ragionata e con delle verticalizzazioni improvvise. 

Un attacco devastante

Non solo Vivarini, però, a risultare decisivo nella risalita del Catanzaro. Anche una società che non ha lesinato investimenti, azzeccando praticamente tutti gli acquisti (LEGGI QUI). Tra questi, ovviamente, anche quello di Pietro Iemmello: catanzarese doc e tifosissimo della squadra della sua città, ha trascinato i giallorossi in B a suon di gol (LEGGI QUI). 

Altro grande protagonista della cavalcata del Catanzaro è Tommaso Biasci: con la sua qualità e i suoi movimenti è risultato fondamentale per creare spazi al compagno di reparto Iemmello. Dopo averlo cercato l’estate precedente, il Catanzaro è riuscito a prenderlo in prestito un anno fa. Vivarini gli ha subito dato fiducia e Biasci l’ha ripagata con tempestività: 7 gol in 16 incontri di stagione regolare, un altro ai playoff. A giugno il riscatto del cartellino (costato 85 mila euro) era scontato e voluto da entrambe le parti: il Catanzaro perché così avrebbe avuto una punta affidabile e perfettamente integrata nel suo sistema di gioco, il calciatore perché avrebbe continuato a esprimersi in un contesto in cui si sente a casa. Risultato: 16 gol, mai così tanti dai tempi del Carpi.

La forza del centrocampo

11 gol e 18 assist sono invece i numeri sensazionali di Jari Vandeputte, tra i principali autori della cavalcata giallorossa. Arrivato in Calabria nell’estate del 2021, in prestito dal Vicenza, è diventato sin da subito l’uomo in più dei giallorossi e in questa stagione ha fatto meglio anche di Kvaratskhelia del Napoli. Se il belga è stato fenomenale sulla fascia sinistra, non meno importante è stato l’apporto di Mario Situm sulla corsia opposta: capace di dribblare gli avversari come, pericoloso in fase offensiva e attento in copertura.

E poi Sounas, tra i centrocampisti più forti della Serie C, dotato di capacità di inserimento uniche. Una certezza per la categoria, abbinata a una scommessa che il Catanzaro ha vinto nel migliore dei modi: Andrea Ghion. Arrivato a giugno in prestito secco dal Sassuolo, Ghion ci ha messo poco a prendersi le chiavi del centrocampo di Vivarini. Con un gol e otto assist, in campo – nonostante la sua giovane età – parla ormai da leader. Metronomo indiscusso del centrocampo giallorosso, ha disegnato tracce mai banali in cui profondità e pericolosità sono sempre state protagoniste.

La solidità difensiva

Uomo ovunque, Luca Verna è stato spesso fondamentale in fase di copertura e bravo nella riconquista del pallone ripulendo il gioco e arrivando quasi sempre prima degli avversari sulle seconde palle. E, ultima non per importanza, la difesa, solida come nessun’altra. Brighenti mostruoso in anticipo e con grande senso di posizione, capitan Martinelli puntuale nelle scelte difensive e bravo sia in interdizione che in costruzione, Scognamillo un mastino provvidenziale nelle chiusure. E d’altronde, con un passato da vice allenatore di Maurizio Sarri, Vivarini non poteva non dare risalto alla solidità della fase difensiva oltre che alla spettacolarità di quella offensiva. Così è nata la favola del Catanzaro, che dopo 19 anni torna nel calcio che conta.

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