Nello scenario dell’Auditorium Santa Maria del Rosario di Vibo Marina si sono accese le luci sulla kermesse “Cinema da Leggere”, in programma dal 7 al 12 settembre, che vedrà coinvolti autori, registi e attori. A organizzarla la Rambaldi Promotions congiuntamente al Comune di Vibo Valentia. La manifestazione si è aperta ieri con una serie di talk insieme a Sandro Bonvissuto e Annalisa Insardà, la quale ha presentato in prima assoluta l’ultimo suo lavoro tratto da un suo componimento su vari personaggi della lotta alla mafia palermitana.
“Anche il cinema obbedisce a un certo modello di sviluppo”
“Anche il cinema obbedisce a un certo modello di sviluppo”
Bonvissuto, soffermandosi sulla letteratura, il cinema, lo spettacolo e l’arte in generale, ha parlato di un “mondo che obbedisce a un certo modello di sviluppo”, in cui però “sono nascoste le soddisfazioni più grandi. In pochi ci riescono, molto spesso bisogna essere bravi e fortunati ma alla fine penso sia la partita più bella da giocare”. Sulla scelta dei vari punti di vista quando si crea una storia, Bonvissuto ha detto che “chi scrive e chi crea detiene la verità di ciò che fa” e “svela delle cose che non erano prevedibili. La creazione è un momento straordinariamente psicoanalitico. È ovvio che ci sono molte possibilità per dirigere la storia in un verso o in un altro ma non possiamo sapere quale sarà quella giusta”. Annalisa Insardà ha evidenziato che, dal punto di vista letterario, “quando creiamo un personaggio, raccontiamo il carattere” mentre quando il personaggio va in scena “bisogna raccontare l’estetica; quindi, si fa un altro lavoro di immagine”.