Uniti nella corsa per la presidenza della Regione, divisi in quella per le amministrative a Cosenza. Il PD e il Movimento 5 Stelle hanno scelto di incamminarsi su strade diverse per raggiungere palazzo dei Bruzi, sede della municipalità cosentina. Se per la Regione l’area di centrosinistra corre spaccata in tre tronconi con le candidature di Amalia Bruni proposta da democratici e grillini, Luigi de Magistris candidato civico appoggiato da settori della sinistra radicale e quella dell’ex governatore Mario Oliverio in lotta con il Pd, nel capoluogo bruzio la situazione non appare più rosea. In realtà a Cosenza le cose non sembrano andare meglio nel campo del centrodestra, che guida la città con il sindaco uscente Mario Occhiuto, fratello di Roberto, candidato unitario alla presidenza della Giunta regionale.
I pentastellati appoggiano Bianca Rende
I pentastellati appoggiano Bianca Rende
Nell’altra metà del cielo politico, mentre i dem sono confluiti sul nome del socialista Franz Caruso, avvocato penalista molto noto in città e che già altre volte aveva tentato, in passato, per poi rinunciare, di presentare una sua candidatura a Palazzo dei Bruzi, i pentastellati hanno invece, anche un po’ a sorpresa, annunciato il loro appoggio a Bianca Rende, consigliere comunale, ex PD ed ex Italia Viva, figlia d’arte, provenendo da una famiglia in cui la politica è sempre stata di casa: il padre Pietro (Pierino per i cosentini) è stato un notabile della DC e la sua famiglia è anche imparentata con i Nucci, altro casato storico della DC cosentina. Per lei sarebbero pronte due liste, preparate con il supporto di alcune associazioni.
Ma nell’alveo dei voti del centrosinistra pesca anche un altro consigliere comunale, Marco Ambrogio, anche lui ex PD. Salvo ripensamenti dell’ultima ora, avrebbe preparato sei liste a suo sostegno. A lui e a Rende era rivolto il “monito” che il Commissario del PD cosentino, il deputato Francesco Boccia, ha lanciato nel corso di un incontro in città: “Il centrosinistra è forte a Cosenza con Franz Caruso. Non c’è il Movimento 5 stelle, mi auguro che nei prossimi tre giorni possa lavorare per l’unità alternativa alle destre e questo appello lo abbiamo fatto nei giorni scorsi a molte reti civiche, molte associazioni e movimenti, ed hanno aderito”, ha detto Boccia. Aggiungendo che “chi è fuori oggi ci resta anche al secondo turno, vale in tutta Italia e a maggior ragione a Cosenza”.
La candidatura di Francesco Caruso
E Boccia avrebbe anche attratto l’attenzione dell’area politica che guarda a Giacomo Mancini, nipote dell’ex segretario nazionale del Psi, più volte ministro. C’è poi la possibilità della candidatura del medico Valerio Formisani, vicino alla sinistra più estrema. Si sarebbe incontrato con Bianca Rende, ma l’amore (politico) non sarebbe sbocciato. Anche a destra qualcosa non torna nella compattezza del fronte: il sindaco Occhiuto ha benedetto qualche settimana fa, nel segno della continuità amministrativa, la candidatura di Francesco Caruso, attuale vicesindaco in quota Fratelli d’Italia. Ma a portargli via dei voti potrebbe essere l’attuale assessore ai quartieri Francesco De Cicco, che ha annunciato di aver pronte sei liste civiche. E ha detto: “Saremo i primi a presentarle”.
Nell’area cattolica e di centrodestra si registra poi anche la candidatura di Franco Pichierri, con alle spalle una lunga militanza nella DC prima e nel Ccd di Pierferdinando Casini poi. Un discorso a parte per Luigi Bevilacqua che, fiero della sua origine Rom, aveva annunciato una sua candidatura a sindaco ma potrebbe rinunciare in vista di un accordo con De Cicco. E ancora, c’è un altro possibile candidato: Francesco Civitelli, imprenditore, che ha annunciato di aver già preparato ben 5 liste, tutte di espressione civica. Infine, proprio ieri ha annunciato la sua candidatura a sindaco della città bruzia Fabio Gallo, che guida il Movimento civico Noi, molto aggressivo nella comunicazione.