(ndl) Gran parte del cimitero urbano di Catanzaro Lido è da giorni senza energia elettrica.
Ma se le giornate lunghe attenuano i disagi visto che la chiusura delle porte avviene prima dell’imbrunire, il buio totale da cui migliaia di tombe sono avvolte appare un grave danno etico per la funzione simbolica delle ‘fiammelle’ sia economico per via delle tasse che ogni utente paga per garantire il lumino ai propri cari.
Ma se le giornate lunghe attenuano i disagi visto che la chiusura delle porte avviene prima dell’imbrunire, il buio totale da cui migliaia di tombe sono avvolte appare un grave danno etico per la funzione simbolica delle ‘fiammelle’ sia economico per via delle tasse che ogni utente paga per garantire il lumino ai propri cari.
Da diversi giorni invece i viali del Cimitero sono immersi nelle tenebre (ad eccezione della zona nuova collegata evidentemente ad altro impianto).
Un principio di incendio in seguito a corto circuito ha mandato in tilt la centralina (vedi foto), sigillata dai Vigili del Fuoco.
Secondo il personale del Comune la responsabilità è stata di un privato che avrebbe sostituito la lampada votiva con una a voltaggio superiore.
Ma è probabile che a scatenare l’imprevisto (abbastanza prevedibile…) siano le condizioni estremo degrado in cui versa anche l’apparato elettrico del camposanto marino.
Che già soffre sotto il profilo della salubrità per via della vicinanza estrema del depuratore di Verghello.
Fili accroccati in modo molto superficiale, impianti vetusti, cassettine vecchie o del tutto inesistenti. Tutto esposto alle avversità climatiche di estati roventi ed inverni ventosi e piovosi.
Tutto mai sottoposto a lavori di messa a norma.
Il cimitero è un reticolo di fili elettrici che assicurano l’energia a migliaia di lampade. Una verifica radicale e scrupolosa appare quanto meno indispensabile, prima che torni la brutta stagione.
E’ probabile che proprio in queste ore su ogni lapide torni a riaccendersi la luce votiva. Questo non potrà significare che il problema della sicurezza sia stato però risolto.
Occhio ai fili.