“Incredibile, Catanzaro nel gotha dello sport sinora appannaggio di Nazioni come Australia e USA. Siamo campioni nel cavalcare e domare le onde, siamo campioni nel compiere ardite evoluzioni su una semplicissima tavola , siamo campioni nel planare lungo qualsiasi parete d’acqua e rimanere ritti sulla nostra tavola. Bravissimi! Quanto accaduto in questi ultimi giorni lo dimostra ampiamente (ove ve ne fosse stato bisogno). Ci accorgiamo improvvisamente che esiste un diffuso fenomeno di microcriminalità a Catanzaro e, nel caso di specie, nel suo quartiere marinaro; ci accorgiamo improvvisamente che i cittadini non si sentono più sicuri; ci accorgiamo improvvisamente che occorre un serio e rapido contrasto al dilagare degli episodi delittuosi. Allora… via! Tutti sulla tavola da surf a gareggiare, tutti a far vedere quanto si è bravi a cavalcare le onde, tutti orgogliosamente fieri di pavoneggiarsi nello scivolare lungo pareti d’acqua perigliose.”
Lo afferma in un comunicato Luigi Biamonte, Coordinatore Prov.le CICAS Catanzaro
Lo afferma in un comunicato Luigi Biamonte, Coordinatore Prov.le CICAS Catanzaro
“Ricordo ai nostri muscolosi e fantasiosi atleti che il fenomeno è sempre esistito e fortemente radicato nella nostra città, ricordo che alcuni quartieri sono “off limits” al comune cittadino, ricordo che a Catanzaro centro una nostra imprenditrice è costretta a ritornare casa, dopo aver chiuso la sua azienda, scortata da un suo dipendente e con in borsa uno spry al peperoncino (giusto per mantenere le nostre tradizioni gastronomiche). Noi della CICAS non siamo, evidentemente, dei buoni surfisti. Nel tempo ci siamo semplicemente limitati a promuovere incontri ove sollevare ed evidenziare l’urgenza di contrasto e repressione del fenomeno sia dal punto di vista coercitivo e sia dal punto di vista culturale con Questori, Prefetti, Rappresentanti delle Istituzioni. Poca cosa, sembra, in confronto alle mirabolanti ed estemporanee esibizioni dei nostri gloriosi atleti.”
